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Lifestyle

Auto elettriche, ma non solo: le ultime novità “anti-emissioni”

Una nuova generazione di vetture è pronta a farvi dimenticare la brutta fama di Suv e Crossover in merito ai consumi. E si candida come auto ideale per guidare all’insegna della decrescita intelligente

Crossover e Suv nello scorso decennio si sono fatte una brutta fama: sono ingombranti e consumano un botto perché hanno l’aerodinamica di un Tir, diceva la vulgata popolare che, però, oggi rischia di restare spiazza­ta. Perché sta nascendo una nuova generazione di vetture che abbraccia­no la filosofia dell’anti-spreco e si candidano come auto ideali per chi vuole gui­dare all’insegna di una decrescita intelligente.

Un esempio della nouvelle vague a quattro ruote è la Bmw iX1, che rispetto alle recenti antenate risparmia sulle di­mensioni. È lunga 4,5 metri, per sperare di parcheggiarla in città senza lunghi e snervanti peripli. Quindi non si fa notare più del dovuto se non per il fatto di es­sere elettrica al 100% e di avere un coefficiente di penetrazione aerodinamica di 0,26 a garanzia di consumi decisamente contenuti. Quando, poi, dopo più di 400 chilometri dall’ultimo pieno arriva il momento di rifornirsi, bastano dieci minu­ti per ottenere un’autonomia di 120 chilometri, mentre se il tempo non è tiran­no si arriva all’80% della carica in una mezz’oretta. I prezzi sono fissati a partire da 57 mila euro, una quotazione in linea con le potenzialità della iX1, che accele­ra da zero a 100 all’ora in 5,7 secondi.

Non rinuncia, invece, a una carrozzeria muscolosa la nuova Jeep Avenger, anch’essa full electric, che però è ideale per chi non vuole sprecare il proprio tem­po aspettando che l’auto si carichi quando si hanno i minuti contati, dato che in tre minuti si assicura un bonus di autonomia di 30 chilometri. Possono sembrare poca cosa ma fanno la differenza se, per fare un esempio, si ha un appuntamen­to decisivo e le batterie stanno per esala­re l’ultimo respiro… Naturalmente oltre al “rabbocco volante” c’è un intero ecosiste­ma di modalità di ricarica ed è altrettan­to ovvio che la Avenger non perde neppu­re un’oncia delle prestazioni in fuoristrada che la rendono ideale per guidare su neve e ghiaccio. E siccome è un’auto vocata al risparmio di tempo, la neonata Jeep ha l’abitacolo disseminato di vani portaog­getti che, se sommati, offrono il volume di un bagaglio a mano che ti porti in aereo. Come dire che smartphone, chiavi di casa, occhiali da sole e quant’altro sono sempre a portata di mano.

Se, poi, siete ancora impressionati negati­vamente dai commenti social che mettono in guardia sul fatto che «le batterie delle auto elettriche durano meno di quanto si pensi e quando schiattano devi pagare più di quanto valga il veicolo», ecco la solu­zione sotto le gradevoli forme della Hyundai Ioniq 5: il suo pacco energetico ai poli­meri di litio ad alte prestazioni è protetto da una garanzia che dura l’infinità di otto anni (o 160 mila chilometri di percorren­za). Così anche il più scettico tra i nostal­gici dei motori a combustione interna può guidare senza patemi, godendosi la tenu­ta di strada impeccabile garantita dal fatto che le batterie sono spalmate su gran par­te del telaio per abbassare il baricentro e migliorare l’esperienza di guida e aumen­tare lo spazio disponibile per guidatore e passeggeri di questa raffinata crossover.

Ma ci sono anche casi in cui non sprecare può far rima con esagerare. Succede nella Mercedes Glc in versione 220 d che per gestire i 197 cavalli del suo quattro cilindri due litri biturbodiesel e renderlo particolarmente fluido e brillante monta un cambio automatico a nove rapporti. Che contribuisce a ottenere consumi ridotti all’osso dato che si possono percorrere in media più di 18 chilometri con un litro di gasolio grazie anche al sistema mild hybrid che offre un aiutino elettrico per sostenere il propulsore in tutte le ripartenze. Per chi proprio non riesce ad accontentarsi c’è anche la versione plug-in che percorre quasi 100 chilometri in modalità elettrica, che consente ai fan del marchio della stella a tre punte di avere solo l’imbarazzo della scelta…

Una scelta che, invece, almeno per ora è obbligata per chi si fa conquistare dalle agrodolci forme dell’Alfa Romeo Tonale, eletta Auto Europa 2023 dall’Unione italiana dei giornalisti dell’auto, disponibile a gasolio e nella versione mild-hybrid con motore a benzina da 1,5 litri. I cavalli dell’elettrificate sono 130 o 160, ma contano di più tante piccole finezze come gli strumenti a lancette che troneggiano nel cruscotto digitale. Già, ma dov’è la vocazione anti-spreco? Il motore si ammutolisce e azzera i consumi mentre si parcheggia o si fa manovra, mentre si è in coda e anche quando si rilascia il pedale del gas per merito del propulsore elettrico che nel piccolo dei suoi 20 cavalli fa tutto il possibile per rendersi utile oltre che dilettevole com’è mentre si guida a ruota libera. L’Alfa Tonale costa 35.500 euro.

Se ne possono risparmiare 5 mila optando per la Kia Sportage, che ha un marchio con il carisma ben lontano da quello che una volta si identificava con il Biscione visconteo, ma è ben rifinita, spaziosa, comoda e con tanta elettronica. La varietà offerta dalla gamma Sportage spazia dagli ibridi “basici” a quelli che fanno il pieno alla spina, senza farsi mancare una versione Gpl.

 

Ed ecco un caso anomalo in cui per non sprecare si è dovuto spendere, e non poco. Si tratta della Range Rover Sport (da 95.600 euro): le linee squadrate della queen delle fuoristrada avrebbero potuto reggere con successo i mercati di tutto il mondo ancora per anni, ma la Casa con il quartier generale in Inghilterra ha deciso lo stesso di mettere alla frusta i suoi designer. Il risultato? Nella nuova carrozzeria non si trova uno spigolo neanche a pagarlo e l’occhio di chi la guarda ci guadagna parecchio. «È un Suv in abito da sera», dice Marco Santucci, a.d. di Jaguar Land Rover Italia, «che per fare irruzione nella contemporaneità è disponibile con un’ampia gamma di motori elettrificati con potenze comprese tra i 300 e i 530 cavalli».

 

La versione più razionale è l’ibrida ricaricabile equipaggiata con il sei cilindri tre litri, che garantisce, a detta del costruttore, una novantina di chilometri di autonomia prima che il propulsore termico inizi a fare le fusa come un costoso gattone. E nel 2024 arriverà la full electric. Auto di questo censo, purtroppo, non sono per tutti.

Ma si può aderire al fronte anti-spreco anche spendendo poco più di 32.890 euro, cifra necessaria per impugnare il volante della Suzuki S-Cross che ha un nuovo modulo ibrido costituito da una batteria da 140 Volt e un motogeneratore da 24,6 kW. Questi elementi uniti al nuovo cambio robotizzato Ags e all’efficiente motore 1.5 DualJet, offrono una elevata elettrificazione e una potenza di 114 cv, che si traduce in un calo delle emissioni e dei consumi migliorando l’esperienza di guida.

Infine, un’auto per chi è abituato da sempre a mangiare pane e tecnologia. Si tratta della Audi Q4 E-Tron Sportback (foto in apertura, listino da 51.100 euro), elettrica pura che dichiara anche 540 km di autonomia, fatta per ospitare comodamente il tecnocrate con tutta la famiglia. Lui sarà subito conquistato dal volante esagonale e dalle mille funzioni del cruscotto virtuale, mentre gli altri potranno godersi l’eccezionale impianto multimediale.

AUTO: IL NUOVO ALFABETO

BEV. È l’acronimo di Battery Electric Vehicle e identifica le elettriche al 100%.

HEV. Cambia l’iniziale, diminuisce la dipendenza dai Watt. Queste vetture, infatti, hanno un piccolo motore elettrico con cui possono percorrere solo brevi tratti a emissioni zero.

ICE. Sono i modelli tradizionali a benzina, gasolio Gpl o metano.

MHEV. Un gradino sopra le HEV, hanno comunque un’ibridazione piuttosto leggera.

PHEV. Si ricaricano alla spina e possono garantire autonomie in elettrico comprese tra i 40 e i 90 chilometri.

 

Ha collaborato Nicole Berti Di Carimate

Credits Images:

L'Audi Q4 E-Tron Sportback è un'elettrica pura che dichiara anche 540 km di autonomia