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Impegnati, stressati, sempre di corsa. La vita quotidiana è una continua lotta contro il tempo per riuscire a far quadrare tutto: lavoro, famiglia, impegni, interessi. E il tempo è diventato un lusso. Se ne sono accorte le aziende, che corrono ai ripari con i corsi per la gestione del tempo, iniziative contro lo stress, discipline strutturate come l’Anxiety and stress management. Lo confermano anche le ultime ricerche di Top Employers Institute: a livello aziendale l’attenzione verso il work-life balance è sempre più accentuata e spesso declinata in modalità innovative e personalizzate, con una particolare attenzione alle esigenze dei dipendenti. Il tempo viene considerato come un vero e proprio “bene di lusso” e gestito con modalità e dinamiche che si avvicinano molto a quelle che regolano la distribuzione dei bonus. E i dipendenti apprezzano.
Il work-life balance nelle aziende Top Employers
Ma come usufruiscono della gestione del tempo in ottica di work-life balance i dipendenti delle 90 aziende certificate Top Employers Italia 2018? Ecco i dati:
- il 74% usufruisce di orari flessibili
- il 30% utilizza lo smart working
- il 36% sfrutta la possibilità della riduzione delle trasferte di lavoro
Ancora più mirati, i benefici in favore delle famiglie:
- il 52% dei dipendenti utilizza i congedi speciali per i genitori
- il 44% i contributi per assistenza ai bambini
- il 48% la possibilità di portare la famiglia/i bambini in azienda in un giorno lavorativo
Due esempi concreti
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Il tempo come bonus
Il progetto Time bonus di RaiWay è un modo di riconoscere i risultati del dipendente, con un “premio” che non sia solo strettamente economico. A colui che si è distinto per valore e qualità della performance vengono elargite ore di permesso supplementari retribuite. Un vero e proprio “bonus di tempo”, di natura non monetaria, che non incide su ferie o permessi aziendali. Inoltre, i “bonus di tempo” sono cedibili ai colleghi, in un’ottica di solidarietà aziendale. -
Smart working
Il progetto Smart Working di Servier prevede un ambiente di lavoro più attento alle necessità individuali permettendo ai dipendenti di lavorare per un giorno a settimana da casa. In tal modo si favorisce una migliore conciliazione di vita professionale e vita privata, e si permette di lavorare in modo sempre più autonomo e responsabile. In una prima fase pilota sono state coinvolte 19 persone, che aumenteranno gradualmente. Il progetto è stato accolto con grande favore da parte dei dipendenti con un’adesione di circa il 90% delle posizioni cui è applicabile.