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Video digitale: mercato da 1,3 miliardi

I dati dell’Osservatorio digital content del Politecnico. Gli abbonamenti sono la principale voce del settore

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Il mercato dei video di intrattenimento italiano vale nel 2021 1,3 miliardi di euro. A dirlo è l’Osservatorio Digital content del Politecnico, dalle pagine di Italia oggi. I ricavi derivanti da pagamenti per piattaforme svod o tvod (come Netflix, Prime Video, Disney+ o Discovery+) valgono oltre 800 milioni di euro, per una crescita del 39% rispetto al 2020. Una ulteriore crescita dopo il +62% tra il 2019 e il 2020. Cresce dell’11% la raccolta pubblicitaria associata alla distribuzione di video digitali: 510 milioni di euro. Flat, invece, il rapporto tra 2019 e 2020. Ma sono gli abbonamenti la componente principale del mercato distributivo dei video di intrattenimento, con una quota del 61% sul totale complessivo.

Quattro internet user italiani su cinque fruiscono digitalmente di contenuti video, mentre uno su due sceglie anche l’opzione pay. Secondo l’Osservatorio, l’arena competitiva della produzione e distribuzione digitale di contenuti audiovisivi di intrattenimento oggi è caratterizzata dalla presenza di tanti attori di natura differente: broadcaster televisivi, Ott, editori più tradizionali, e social media. Ne emerge quindi un contesto eterogeneo di modelli di business, transazionali e adv-based, così come di contenuti (televisivi e non) e di modalità di fruizione. In questo frangente, il consumatore italiano sembra preferire la sottoscrizioni di abbonamenti, mentre il modello tvod (sia in acquisto che noleggio), anche se in crescita conta solo una piccola percentuale della spesa complessiva.

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