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Alphabet e Google “volano” nonostante multe e Gdpr

Nell’ultimo trimestre, il colosso supera le attese con 26,24 miliardi di ricavi (rispetto ai 25,58 previsti) e 11,75 dollari per azione

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Nemmeno gli ultimi interventi decisi dall’Europa sembrano fermare Alphabet. L’holding a cui fa capo Google, infatti, supera le attese degli analisti e prosegue inarrestabile la sua corsa in Borsa. A quanto pare, del tutto indifferente alla multa record di cinque miliardi di dollari inflittagli dalla Ue per abuso di posizione dominante con il suo sistema operativo Android (la società ha comunque annunciato di voler presentare ricorso) e alla nuova legge di protezione sulla privacy (Gdpr), molto più limitante della precedente. Del resto, il colosso ha concluso il suo ultimo trimestre con 3,2 miliardi di dollari di profitti, che salgono alla cifra da capogiro di 8,2 miliardi se non si considera la multa. E al netto della sanzione gli utili dell’ultimo trimestre sono di 11,75 dollari per azione, contro i 9,64 previsti. Da inizio anno il titolo – che nel dopo mercato, spinto dai conti, ha guadagnato il 6%, un aumento poi ridimensionato al 3,6% – è salito del 15%.

Google traina Alphabet

Per quanto riguarda i ricavi, Alphabet chiude l’ultimo trimestre a quota 26,24 miliardi di dollari, quasi un miliardo in più rispetto ai 25,58 miliardi di dollari previsti dagli analisti. Un deciso balzo in avanti rispetto ai 20,91 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.A trainare la holding è Google, la divisione più redditizia, con 32,5 miliardi di ricavi, a cui vanno però sottratti i 6,4 miliardi versati a siti e partner che distribuiscono pubblicità e motore di ricerca. In particolare, vola proprio il settore della pubblicità, che solo nell’ultimo trimestre ha fatto registrare un aumento del 24%.