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Sostenibilità

Smog, a Milano la pioggia non basta. Da domani tangenziali a velocità ridotta (forse)

32 giorni consecutivi di PM 10 oltre i limiti e la provincia corre ai ripari. Intanto il Codacons fa causa alla regione per il filtro antiparticolato: per la salute più dannoso che benefico

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La pioggia tanto attesa non è bastata. Nonostante la perturbazione che ieri ha raggiunto Milano, il livello di PM 10 non è sceso, l’allarme non è rientrato e da domani dovrebbe, salvo sorprese dell’ultima ora, partire il nuovo piano anti veleni. Tra le misure previste niente targhe alterne, né blocco delle auto, ma una novità: la riduzione del limite di velocità a 70 kilometri orari sulle tangenziali Nord, Est e Ovest e sulle provinciali (Milano-Meda, Rho-Monza, Val Tidone e Paullese) tutti i giorni, 24 ore su 24. Una misura questa, che ancora prima di debuttare fa discutere e sorride (amaramente) chi queste strade le frequenta abitualmente. Nei cosiddetti orari di punta, infatti, quando le code appaiono interminabili e le automobili viaggiano a passo d’uomo, i 70 km/orari non sono che un miraggio per i tanti pendolari in strada.Polemiche a parte, la situazione in città è molto grave. Dal primo giorno dell’anno l’aria di Milano è stata sempre fuorilegge, si è respirato solo per tre giorni su 42. Superato ampiamente il limite massimo che l’Europa concede (35 giorni su 365), adesso Milano rischia anche di essere inserita nella “lista nera” delle città inadempienti rispetto agli impegni con la Commissione europea sull’abbattimento dei gas serra.

Il Codacons contro la Regione Lombardia e il filtro antiparticolato A rendere l’aria ancora più pesante arriva oggi il Codacons e la causa intentata contro la Regione Lombardia. L’associazione dei consumatori, in base a un articolo del Codice del consumo, ha fatto causa contro l’installazione sugli autoveicoli diesel di filtri antiparticolato che, secondo il Codacons, sarebbero più dannosi che benefici per la salute perché degradano le PM10, senza però eliminarle. Ciò vuol dire che la polvere da grossolana diventa fine e quindi più aggressiva per la salute.