Israele trema. Stando infatti a quanto riportato da due fonti diplomatiche anonime a una radio militare israeliana, gli Usa sarebbero prossimi a raggiungere un accordo con l’Iran in materia di nucleare: in cambio di una maggior stabilità in Iraq, Afghanistan e Siria, gli Stati Uniti permetterebbero a Theran di mantenere attive le sue 6500 centrifughe.
Più nel dettaglio, l’Iran potrebbe conservare solo una parte della produzione dell’uranio arricchito, impegnandosi a esportarne buona parte all’estero: questo eviterebbe il rischio che il Paese possa dotarsi di una propria bomba nucleare. Sarebbero inoltre previsti limitazioni e controlli, nonché una riconfigurazione per diminuire il totale di uranio arricchito prodotto dalle centrifughe.
Nella trattativa sarebbero coinvolti i segretari di stato dei rispettivi paesi, ossia l’americano John Kerry e l’iraniano Mohammad Javad Zarif. Dal canto suo, Washington si limita a precisare che, al momento, «molte tessere del puzzle devono ancora andare a posto», come spiega la portavoce del Dipartimento di Stati Jen Psaki.
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