Le cinque regole d’oro per disfarsi di un elettrodomestico

Come smaltire correttamente quello che non serve più. I consigli di Ecodom per una corretta gestione dei Raee e l’appuntamento con “Puliamo il mondo 2013”

Come si ricicla un elettrodomestico? Cosa fare della vecchia lavatrice non funzionante? Troppo spesso frigoriferi, condizionatori, televisori, computer, piccoli elettrodomestici vengono − una volta divenuti inutili o inutilizzabili − trattati impropriamente: quelli più piccoli finiscono nella raccolta indifferenziata, mentre quelli più ingombranti vengono abbandonati in strade, campi, boschi e spiagge, ovunque, tranne dove dovrebbero essere consegnati. Per fare chiarezza sul tema, in vista dell’appuntamento con “Puliamo il Mondo 2013” (in programma dal 27 al 29 settembre), Ecodom – il primo Consorzio italiano nella gestione dei Raee, ovvero i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – presenta 5 regole da tenere bene a mente prima di disfarsi del proprio vecchio elettrodomestico. Non buttarli mai nella spazzatura indifferenziata, portarli alle isole ecologiche o consegnarli al negoziante in caso di acquisto di un nuovo prodotto, richiedere il ritiro a domicilio per i Raee ingombranti, ricordare che i Raee possono diventare preziose risorse se correttamente riciclati, mentre, se trattati in modo ambientalmente non corretto, possono essere altamente inquinanti.

LE 5 REGOLE D’ORO

  1. Non buttare mai i Raee nella spazzatura indifferenziata, non abbandonarli nell’ambiente, e non dimenticarli in casa.

  2. Portarli alle isole ecologiche più vicine. I centri di raccolta, o isole ecologiche, sono strutture allestite dagli Enti Locali per la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuti (tra cui i Raee). Dai centri di raccolta i rifiuti vengono inviati a impianti di trattamento che garantiscono la salvaguardia dell’ambiente (evitando la dispersione di sostanze inquinanti) e il riciclo delle materie prime.

  3. In caso di acquisto di un nuovo elettrodomestico, consegnare il vecchio al negoziante che è tenuto a ritirarlo gratuitamente. Dal giugno 2010, grazie all’entrata in vigore del cosiddetto decreto “Uno contro uno”, i rivenditori sono obbligati al ritiro gratuito dell’apparecchiatura elettrica/elettronica a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente.

  4. Richiedere il ritiro a domicilio per i Raee ingombranti: si tratta di un servizio presente in molti Comuni.

  5. Ricordare che i Raee possono diventare preziose risorse se correttamente riciclati, mentre, se trattati in modo non corretto, possono essere dannosi per l’ambiente. Da un frigorifero, ad esempio, si ottengono fino a 28 kg di ferro, 6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio, ma lo stesso frigorifero contiene anche sostanze altamente inquinanti, come i CFC e gli HCFC, gas ozono-lesivi. Se abbandonato, quel frigorifero finirà probabilmente nelle mani di soggetti interessati soltanto a ricavarne le materie aventi valore economico, che non si preoccuperanno minimamente di recuperare in modo corretto le sostanze inquinanti.

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