Connettiti con noi

Sostenibilità

Laudato si’, l’enciclica di Papa Francesco: un manifesto dell’ecologia

Già ribattezzata come l’enciclica verde, ha come tema “la cura della casa comune”. Sarà pubblicata ufficialmente il 19 giugno, ma l’Espresso ne ha anticipato una bozza

architecture-alternativo

È attesa per venerdì 19 giugno la presentazione ufficiale in Vaticano dell’enciclica di Papa Francesco. Il Pontefice ha deciso di dare alle stampe un testo interamente dedicata ai temi dell’ecologia. Un volume di quasi 200 pagine, composto da un’introduzione, sei capitoli e due preghiere finali, intitolato Laudato si’. Parte del testo è stato anticipato dal settimanale l’Espresso anche se il portavoce della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha precisato che si tratterebbe di una bozza dell’enciclica del Papa. Lombardi tuttavia non ha segnalato gravi discrepanze, quindi il testo pubblicato dovrebbe essere attendibile.

Stando a quanto riportato dal settimanale, il Pontefice prende le mosse dal cantico di San Francesco D’Assisi per denunciare i maltrattamenti del pianeta Terra. “Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La distruzione dell’ambiente umano è qualcosa di molto serio”, scrive Papa Bergoglio, non esitando a citare il patriarca Bartolomeo ricordando i peccati contro la creazione: “Perché un crimine contro la natura è un crimine contro noi stessi e un peccato contro Dio. Credo che Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. È il santo patrono di tutti quelli che studiano e lavorano nel campo dell’ecologi”.

Gli appelli del Pontefice sono molteplici e si rivolgono sia alla stessa politica internazionale (“La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente”) nonché al mondo delle imprese. A quest’ultime ricorda: “In ogni discussione riguardante un’iniziativa imprenditoriale si dovrebbe porre una serie di domande, per poter discernere se porterà a un vero sviluppo integrale: Per quale scopo? Per quale motivo? Dove? Quando? In che modo? A chi è diretto? Quali sono i rischi? A quale costo? Chi paga le spese e come lo farà? Il principio della massimizzazione del profitto è una distorsione concettuale dell’economia”.

I singoli cittadini sono inoltre invitati a un nuovo stile di vita, nonché a una conversione (green) interiore: “Un cambiamento negli stili di vita potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale”, spiega il Papa nell’enciclica. “È ciò che accade quando i movimenti dei consumatori riescono a far sì che si smetta di acquistare certi prodotti. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili”.

Credits Images:

Papa Francesco © Getty Images