L’auto a basso impatto ambientale rimane al palo, almeno in Italia. Dal 2009 a oggi, infatti, la percentuale dei veicoli ecosostenibili presenti nel nostro Paese è rimasta ferma al 4%, e molte auto ecologiche restano invendute. È quanto emerge da un’analisi condotta da Assicurazione.it che nella sua ricerca ha analizzato oltre un milione e mezzo di richieste di preventivi giunte al sito negli ultimi tre mesi. Secondo il broker online italiano a frenare la diffusione delle auto ‘green’ c’è la scarsa capillarità della rete di rifornimento, ma sono soprattutto i costi di acquisto visto che per poter guidare un’auto ‘amica dell’ambiente’, specie se elettrica, si devono spendere in media più di 35.000 €; meno per le auto ibride per le quali si riesce ad avere una buona resa anche con una spesa di poco superiore ai 20.000 €. Per Assicurazione.it la differenza rispetto ad altri Paesi europei come Danimarca, Spagna e Gran Bretagna sta nei contributi statale che “tardano ad arrivare”. Unica eccezione il trasporto istituzionale; ad oggi sono soprattutto Enti pubblici o aziende ad acquistare le auto amiche dell’ambiente.Guardando ai dati dell’indagine di Assicurazione.it, la regione Italiana con il maggior numero di auto ecologiche guidate da privati è l’Emilia Romagna (7,35%), e forse anche per questo il comune di Parma ha pronto un progetto di contributo straordinario (6.000 €) per chi intende acquistare auto elettriche. Alle spalle dell’Emilia Romagna si trovano le Marche (6,69%) e il Piemonte (5,24%) che negli ultimi anni ha avviato anche importanti progetti di car e bike sharing.
Percentuale di auto con alimentazione a basso impatto ambientale guidate da privati nelle regioni italiane | |||||||
Emilia Romagna | 7,35% | Toscana | 4,67% | Trentino A.A. | 2,58% | Valle d’Aosta | 2,42% |
Marche | 6,69% | Lombardia | 4,14% | Lazio | 3,49% | Friuli V.G. | 2,04% |
Piemonte | 5,24% | Abruzzo | 3,63% | Puglia | 2,93% | Sicilia | 2,02% |
Umbria | 4,93% | Campania | 3,62% | Basilicata | 2,70% | Sardegna | 1,79% |
Veneto | 4,86% | Molise | 3,49% | Liguria | 2,64% | Calabria | 1,71% |