Google ottimizza e stacca la spina alla ricerca sulle rinnovabili

Continua l’opera di contenimento dei costi del Ceo Larry Page denominata “pulizie di primavera”. Mountain View resterà ‘un’azienda verde’, ma lascerà i compiti di ricerca a istituzioni “meglio posizionate sul mercato”

La concorrenza si fa sempre più serrata e investire in troppi progetti contemporaneamente rischia di disperdere le risorse a disposizione. Così, con un post sul blog ufficiale nominato più amichevolmente “Più pulizie di primavera fuori stagione”, Google ha annunciato di voler abbandonare complessivamente sette progetti tra cui quello denominato Energia rinnovabile più economica del carbone (RE<C), volto a rendere la tecnologia per il solare (ancora estremamente costosa) più abbordabile e quindi più sfruttabile a tutti i livelli. “Siamo in procinto di arrestare un certo numero di progetti che non hanno avuto l’impatto che speravamo”, spiegano da Mountain View che punta a rendere “più semplice, intuitiva e piacevole la user experience di Google”.Questo è il terzo annuncio di “pulizie di primavera” che rientra nella strategia messa in atto dall’amministratore delegato, Larry Page, per concentrare l’attività della società in meno settori. I cambiamenti arrivano in un momento in cui Google si trova a dover fare i conti con la forte concorrenza di Apple e Facebook, oltre che con le rimostranze di molti investitori insoddisfatti per l’aumento della spesa. L’azienda, tiene a precisare Google, resterà sensibile al tema della sostenibilità e continuerà a investire in energia rinnovabile, ma “ci sono istituzioni meglio posizionate sul mercato per approfondire le ricerche in materia di rinnovabili e portarle al prossimo livello”, si legge nel post di Google che ha già messo a disposizione i risultati delle proprie ricerche iniziate nel 2007.

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