Cerchi lavoro? Prova nelle rinnovabili

Dal 2013 al 2014, nel mondo, i posti di lavoro nel settore dell’energia pulita sono cresciuti di 2 milioni di unità. Un fenomeno globale, con tante piccole diversità locali

Nel 2014, si è quasi toccata quota 8 milioni di occupati, tra lavoratori diretti e indiretti. Non si ferma il trend positivo per il settore delle energie rinnovabili, almeno a leggere i dati del report Irena (International Renewable Energy Agency), che stima una crescita di circa 2 milioni di posti di lavoro nel biennio 2013-2014. Un dato che non considera i grandi impianti idroelettrici , che da soli occupano un altro 1.5 milione di persone, e che va soprattutto letto in prospettiva: da qui al 2030, grazie alle politiche per limitare l’inquinamento da carburanti fossili, il numero di lavoratori nel settore triplicherà.

FUORI DALL’EUROPA. I Paesi che attualmente offrono maggiori occasioni di lavoro nelle rinnovabili Cina, Brasile, Stati Uniti e India; soprattutto in Cina è in corso un trend molto interessante, con il paese che dopo anni di “buio” sta ora spingendo molto dal punto di vista tecnologico, con la produzione di pannelli fotovoltaici che dà lavoro a 1.6 milioni di persone, a cui si aggiungono i 356mila occupati dell’eolico. Negli Stati Uniti, viceversa, la prima fonte di lavoro nelle rinnovabili arriva dalla produzione di biocarburanti e biomasse. Il settore agricolo statunitense, particolarmente forte, spinge molto in questa direzione, anche se il comparto è molto criticato in virtù degli effetti collaterali legati allo sfruttamento intensivo dei terreni e all’utilizzo dell’agricoltura per produrre carburanti al posto di cibo.

IL VECCHIO CONTINENTE. E in Europa? Nei Paesi dell’Unione le rinnovabili davano lavoro, già nel 2012, a 1.2 milioni di persone, con una classifica che cita, dal primo al terzo posto, eolico, fotovoltaico e biomasse. Germania, Francia, Italia e Spagna insieme offrono il 60% dei posti di lavoro nei settori delle rinnovabili; dal punto di vista strettamente produttivo, è proprio la Germania a offrire maggiori opportunità. Il lavoro nelle rinnovabili, in Europa come nel resto del mondo, sta comunque aumentando in tutti i settori produttivi, con differenze che riguardano soprattutto la tipicità dei singoli Stati. Non a caso, dopo Fukushima, il Giappone ha triplicato i posti di lavoro nel settore dell’energia solare. La sola costante che sembra comune a tutte le parti del pianeta è quella che riguarda la quantità di offerta, che è cresciuta in maniera progressiva. E che continuerà a crescere ancora per molto tempo, in attesa della prossima rivoluzione.

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