Uber Pop, vincono i tassisti. Stop in tutta Italia

Il Tribunale di Milano ordina lo stop al servizio su tutto il territorio nazionale

Il Tribunale di Milano parcheggia Uber Pop su tutto il territorio nazionale, bloccando con inibizione del servizio una della possibilità offerte dalla app Uber. Uber Pop è l’offerta che permette a chiunque di offrirsi come autista per trasportare persone col proprio autoveicolo. Una sorta di «concorrenza sleale» per i tassisti che hanno presentato esposto e hanno ottenuto una prima vittoria. La tariffa è fissa e stabilita da Uber: due euro, più 0,20 euro al minuto o 0,35 euro per chilometro, con una tariffa minima di 5 euro. Sempre 5 euro anche per l’eventuale cancellazione di una corsa prenotata. Nelle scorse settimane le associazioni di categoria avevano avviato la battaglia che è stata accolata dal giudice della sezione specializzata imprese del Tribunale di Milano, Claudio Marangon. Ora Uber avrà 15 giorni di tempo per adeguarsi o subirà delle penali e intanto potrà fare ricorso.

Protesta il Codacons lamentando un «danno enorme per gli utenti, perché limita la concorrenza e riduce le possibilità di scelta per i cittadini»: «È impensabile che un Paese moderno possa essere privato di sistemi innovativi come Uber, che rispondono ad esigenze di mercato e sfruttano le nuove possibilità introdotte dalla tecnologia», dice il presidente Carlo Rienzi, in una nota, «così facendo si finisce per produrre un duplice danno al consumatore finale: da un lato una minore scelta sul fronte del servizio, dall’altro tariffe più elevate per effetto della minore concorrenza. Ciò che serve, semmai, è integrare Uber nel mercato italiano rendendolo conforme alle disposizioni vigenti, garantendo legalità e sicurezza senza danneggiare gli altri operatori».

© Riproduzione riservata