L’italiana SolidWorld Group al lavoro sulla stampa in 3D di organi umani

Il gruppo fondato da Roberto Rizzo acquisisce il brevetto della biostampante Electrospider dall’Università di Pisa

SolidWorld Group, azienda a capo del 11 realtà operanti nel settore delle tecnologie digitali, della stampa 3D oltre che dell’additive manufacturing, ha annunciato l’acquisizione dall’Università di Pisa del brevetto Electrospider, la biostampante in 3D su tessuti umani. Il brevetto, come sottolineato da una nota del gruppo quotato sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, rappresenta “un’evoluzione epocale nei campi della medicina rigenerativa (sia di organi che di tessuti), della ricerca farmacologica e cosmetica e nei processi di testing e produzione di farmaci e prodotti di cosmesi”.

Capace di ricreare tessuti biologici compatibili con l’essere umano grazie alla stampa di idrogeli innovativi caricati con cellule del soggetto, Electrospider può riprodurre in un’unica soluzione di stampa strutture articolate con combinazioni cellulari eterogenee sia per densità, che per dimensione, replicando così la complessità dei tessuti umani. Le applicazioni sono le più diverse: in ambito biomedico, l’obiettivo a lungo termine è di ricostruire organi e tessuti da trapianto partendo dalle cellule del paziente stesso o da quelle di consanguinei, in modo da ridurre i tempi di ospedalizzazione, i rischi di rigetto, eliminando i tempi di attesa collegati all’individuazione di un donatore compatibile. Al momento, Electrospider è in grado di realizzare strutture di tessuto più piccole, che consentono di testare la terapia, in particolare oncologica, che verrà poi applicata sul paziente. In campo farmacologico e cosmetico, la replica dei tessuti consente di testare farmaci, creme e prodotti, rendendoli sicuri per l’uomo e meno impattanti per l’ambiente (in particolare, evitando la sperimentazione sugli animali). Un’ultima possibile destinazione riguarda il settore moda, dove sarà possibile realizzare accessori e articoli di pelletteria partendo dalla biopsia degli animali.

“Lavoreremo per affinare questo prototipo di laboratorio e renderlo un prodotto commerciale e disponibile sul mercato affinché questa tecnologia possa essere immediatamente applicabile”, ha dichiarato Roberto Rizzo, fondatore e presidente di SolidWorld Group. “Ma non voglio parlare solo di business: la collaborazione con un centro di eccellenza come l’Università di Pisa ci rende particolarmente orgogliosi in quanto dimostra quanto la cooperazione tra il mondo dell’impresa e quello dello studio e della ricerca possa avere un impatto reale e positivo sulla vita e i bisogni delle persone”.

Oggi il settore delle biostampanti è in fortissima crescita ed espansione: un’analisi di Grand View Research ha stimato per la bio-stampa 3D un volume di business globale pari a 4,4 miliardi di dollari entro il 2028 e un tasso di crescita annuale del 15,8% in circa sette anni.

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