Sicilia: taglio stipendi per i dipendenti regionali

Gli stenografi guadagneranno 204 mila euro lordi annui e i segretari 193 mila. Il tetto delle retribuzioni sarà attivo dal primo gennaio 2015 e nei prossimi tre anni porterà risparmi per 3 milioni di euro

Tagli agli stipendi del personale non dirigenziale dell’Assemblea regionale siciliana. L’accordo sui tetti delle retribuzioni, siglato il 3 ottobre dal delegato del Consiglio di presidenza, Paolo Ruggiello, con quattro sindacati (Osa-Ars, Uil-Ars, Sada e Saap) sarà attivo dall’1 gennaio 2015. Nonostante le riduzioni, i salari dei dipendenti restano più alti rispetto a quelli del Senato, anche se il personale non riceverà né indennità né premi di produttività.

I TAGLI. Il documento ha fissato dei tetti, e relativi sotto tetti, applicati a tutte le professionalità del settore. In particolare la retribuzione lorda annua degli stenografi sarà di 204 mila euro anziché 235 mila, quella dei segretari parlamentari di 193 mila euro invece di 201 mila. Inoltre il reddito annuo dei coadiutori, scende da 169 mila euro a 148 mila, quello dei tecnici da 148 mila a 133 mila euro e, infine, quello degli assistenti scala da 143 mila a 122 mila.

IL RISPARMIO. Con la firma dell’accordo si compie il processo di tagli alla spesa retributiva avviata il luglio scorso con il tetto di 240 mila euro annui per i consiglieri parlamentari. Secondo le stime la manovra porterà alle casse del Ars nel triennio 2015-2017 un risparmio di 3,032 milioni di euro (1,010 milioni annui), cioè 201.497 euro in più rispetto all’automatica applicazione dei parametri del Senato. Infatti, come riferisce Ruggiello in una nota, questo recepimento avrebbe comportato una riduzione dei costi su base triennale di 2,803 milioni di euro.

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