Sicilia, l’asse Pd-M5S manda in pensione le Province

Il voto dell’Ars riorganizza la Regione: commissariate le nove amministrazioni provinciali, saranno sostituiti da consorzi dei Comuni

La Sicilia sarà la prima Regione d’Italia a salutare definitivamente le Province, almeno stando al provvedimento approvato martedì 19 marzo dall’Assemblea regionale siciliana (Ars) anche grazie al voto congiunto dei rappresentati di Partito democratico e Movimento 5 Stelle.La riforma, riscritta dopo il veto costituzionale posto dal commissario dello Stato, non cancella da subito le amministrazioni provinciali, ma annulla le elezioni del prossimo maggio e stabilisce che, al posto delle attuali nove Province (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Trapani, Siracusa e Ragusa) tornino i liberi consorzi dei Comuni, già previsti dallo Statuto siciliano e i cui vertici vengono indicati dai sindaci dei territori interessati. L’Ars dovrà ora varare, entro la fine dell’anno, una legge per dare i contenuti al provvedimento; intanto le attuali Province vengono commissariate. Si stima un risparmio, a regime, di 50 milioni di euro. “Siamo il primo governo a fare una legge del genere”, ha dichiarato il presidente della Regione, Rosario Crocetta che ha sottolineato il sostegno concreto alle riforme da parte dei rappresentanti del M5S.

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