Sì del Senato, l’omicidio stradale diventa reato

Pene più severe: si rischiano fino a 18 anni di carcere

Con 149 voti a favore è passato in Senato il sì sulla fiducia posta sul decreto legge per l’omicidio stradale, che ora diventa un reato a sé. La nuova legge apporterà modifiche alle pene previste per chi uccide sulla strada, che diventeranno decisamente severe per chi assume condotte particolarmente pericolose alla guida.

CONDANNE PIÙ SEVERE. Il reato di omicidio stradale è stato declinato in tre varianti, legate alle condizioni e al comportamento del guidatore. Le pene previste per l’ipotesi base, dai due ai sette anni di reclusione, restano invariate: toccheranno a chi provoca incidenti mortali a causa di violazioni del codice della strada. Aumentano invece le condanne che verranno applicate nei casi in cui la persona alla guida presenti un tasso alcolemico superiore agli 0.8 grammi per litro, o nel caso di comportamenti rischiosi in auto (guida contromano, eccesso di velocità, infrazioni ai semafori, manovre spericolate): potranno essere chiesti dai 5 ai 10 anni di carcere; dagli 8 ai 12 se il tasso alcol emico supera gli 1,5 g/l o se il conducente è sotto l’effetto di stupefacenti. Inoltre, per chi causa incidenti che provocheranno la morte di più persone, la pena aumenterà della metà: si rischiano dunque fino a un massimo di 18 anni di carcere.

NUOVE DISPOSIZIONI. Ad aumentare sono anche le pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti, passando da un massimo di 5 a uno di sette anni di carcerazione nel caso di lesioni gravissime. Attenzione particolare è rivolta a chi guida per professione mezzi pesanti, come i camionisti e gli autisti di autobus: per loro, l’ipotesi di pena più grave scatta al di sopra del tasso alcolemico dello 0.8 g/l. in caso di condanna diventa automatico il ritiro della patente, che sarà conseguibile dopo 15 anni in caso di omicidio e dopo 5 se si è stati condannati per lesioni. In caso di fuga del conducente l’aumento di pena sale da un terzo a due terzi, e non può essere inferiore ai 5 anni in caso di omicidio o a 3 per lesioni; la patente revocata verrà in questo caso restituita solo dopo 30 anni. Ulteriori aggravanti sono previste per guida senza assicurazione o senza patente, mentre la condanna può essere alleviata in caso di concorso di colpa della vittima. Nel caso in cui il guidatore sia colto in flagranza di reato diventa obbligatorio l’arresto immediato; raddoppiati anche i termini per la prescrizione del reato appena introdotto.

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