Riforma del Senato, resta l’immunità per i senatori

A maggioranza schiacciante, la Commissione Affari costituzionali ha votato per confermare l’immunità parlamentare ai rappresentanti di Palazzo Madama. Favorevoli anche Lega e Forza Italia

Hanno votato. E han deciso di lasciare tutto come prima. Con una maggioranza trasversale schiacciante, la Commissione Affari costituzionali ha infatti confermato l’immunità parlamentare ai 100 nuovi senatori, cinque dei quali di nomina presidenziale. Han votato a favore il Pd, Forza Italia, la Lega, Scelta civica, Grandi autonomie e libertà e Ncd. Contrari Sel e Movimento 5 Stelle, mentre si è astenuto Augusto Minzolini. Il forzista ha spiegato: “Ma come? Abbiamo votato l’immunità prima di sapere se il nuovo Senato sarà elettivo o meno”. Leggi anche: riforma del Senato in 5 punti, nodo immunitàImmediata la protesta dei 5 Stelle che parlano di “voto da brivido” e di “sfregio al dialogo con i cittadini”. E qualcuno si dissocia anche tra le file del Pd, come la prodiana Sandra Zampa che cinguetta su Twitter: “Su immunità dei senatori abbiamo sbagliato. Va ripensata per tutti: deputati e senatori. Affidandosi a Corte e tutelando insindacabilità”. E dire che nel testo originario Renzi-Boschi, all’articolo 6, l’immunità era contemplata solo per i deputati, non per i senatori… Per quanto riguarda il nuovo Senato delle autonomie, è stata invece approvata l’incompatibilità tra i membri delle Giunte regionali e alcune cariche in Senato, nonché gli emendamenti che modificano gli articoli dal 60 al 67 della Costituzione.

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