Rendiconto, la Camera ferma a 308 voti

Le opposizioni non partecipano al voto e il testo passa senza raggiungere la maggioranza assoluta. Bersani a Berlusconi: prendi atto della situazione e dimettiti. Gli undici del centrodestra che non hanno partecipato al voto

La Camera dei deputati ha approvato il Rendiconto generale dello Stato con 308 voti a favore. Lontani dalla famosa quota della maggioranza assoluta di 315 voti, il testo è passato per la mancata partecipazione al voto di tutte le opposizioni. Solo un deputato, Franco Stradella del Pdl, si è astenuto. Subito dopo il voto Silvio Berlusconi, senza dire una parola e con la faccia scura, lascia l’aula e s’infila nella saletta del Governo. Insieme al premier i ministri Umberto Bossi, Giulio Tremonti, Roberto Maroni e il sottosegretario Paolo Bonaiuti. A parlare per il Governo il ministro Altero Matteoli «Ci aspettavamo altri numeri. Prendiamo atto del voto del Parlamento. Ora ne parleremo e vedremo che fare») e Ignazio La Russa «Non sottovalutiamo il voto di oggi: al Colle si sale quale che sia il risultato. Credo che sicuramente Berlusconi debba parlare col presidente della Repubblica». A parlare, naturalmente, anche lo opposizioni. Per Pier Luigi Bersani: «Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del paese che il governo non ha la maggioranza». Il leader del Partito democratico ha chiesto esplicitamente a Berlusconi di «prendere atto della situazione, dimettersi e affidare al capo dello Stato la ricerca di una soluzione per affrontare l’emergenza».

I deputati di centrodestra che non hanno partecipato al voto

Sono dieci: i deputati del Pdl Roberto Antonione, Fabio Fava, Gennaro Malgieri, Giustina Destro, più Alfonso Papa (agli arresti domiciliari) e gli esponenti del Misto: Calogero Mannino, Giancarlo Pittelli, Luciano Sardelli, Francesco Stagno D’Alcontres e Santo Versace. Astenuto Franco Stradella, del Pdl.

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