Prove tecniche per portare i Frecciarossa in Basilicata

Il prolungamento della linea agevolerebbe gli abitanti del Sud che non sarebbero più costretti a cambiare treno per recarsi a Firenze, Bologna, Roma o Milano

I Frecciarossa di Trenitalia puntano (finalmente) anche verso Sud. Le Ferrovie dello Stato hanno avviato le prove tecniche per verificare la fattibilità di far transitare in Basilicata e nel Sud della Puglia almeno un paio di Frecciarossa. Il progetto, accarezzato da anni dalla Regione Basilicata, prevede che il Frecciarossa diretto a Salerno possa proseguire la corsa facendo tappa a Ferrandina, Potenza e Taranto. Nel nuovo tratto, però, il convoglio non viaggerebbe ad alta velocità: «L’infrastruttura non è adatta all’Av», conferma l’ex assessore ai trasporti Aldo Berlinguer, sostituito a luglio da Nicola Benedetto, «ma è una linea elettrificata e a una velocità bassa le Frecce possono circolare». Il prolungamento della linea agevolerebbe comunque gli abitanti del Sud che non sarebbero più costretti a cambiare treno per recarsi a Firenze, Bologna, Roma o Milano. L’abbattimento in termini di tempo sarebbe elevato: per esempio, oggi l’Intercity Potenza – Roma impiega quasi 5 ore (4 ore e 34’’), mentre con l’AV si arriverebbe agilmente alle 3 ore.

SEI MILIONI DI EURO. Ammesso che i test di FS risultino positivi, si porrebbe però il problema dei costi: il prolungamento della linea costerebbe tra i 5/6 milioni di euro l’anno. «Costi che dovrebbero essere divisi tra le tre Regioni interessate, cioè Campania, Basilicata e Puglia», replica Berlinguer, «stiamo offrendo allo Stato una soluzione a costo bassissimo».

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