Paolo Nespoli torna sulla Terra

Conclusa MagISStra, la missione che ha portato l’astronauta italiano a permanere 159 giorni nello Spazio. Il rientro a bordo della navicella russa Soyuz. Il video

Paolo Nespoli è tornato sulla Terra. Si è conclusa questa mattina la missione MagISStra, che ha portato l’astronauta italiano a permanere ben 159 giorni nello spazio, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Il rientro sulla Terra questa mattina alle 4.26 (ora italiana) quando la Soyuz TMA-20 è atterrata nella steppa del Kazakistan. Nespoli e i suoi compagni di viaggio, il russo Dmitry Kondratyev e la statunitense Catherine Coleman, erano saliti a bordo della Soyuz ieri sera per staccarsi dal punto più basso della Stazione, il modulo Rassvet, alle 23.35. Poi il comandante Kondratyev aveva guidato la Soyuz ad una distanza di sicurezza e Nespoli aveva iniziato a scattare delle foto dell’avanposto orbitante. Inclinata a 130 gradi la Stazione dava il meglio di sé, la migliore vista possibile del complesso con lo Space Shuttle Endeavour, l’ATV Johannes Kepler, la Soyuz TMA-21 ed il Progress tutti agganciati alla ISS.

Nespoli e Vittori, il tricolore sventola nello spazio

Durante i cinque mesi passati a bordo, Nespoli ha portato avanti un complesso programma di ricerca, spaziando dai test nutrizionali agli esperimenti medici, dal monitoraggio delle radiazioni allo studio dei fluidi confinati in una sfera. L’astronauta italiano si è inoltre dedicato alla coltivazione di campioni da riportare a terra, sia con la Soyuz che con lo Space Shuttle. Non solo, durante la sua permanenza di oltre cinque mesi a bordo, Nespoli ha fotografato con entusiasmo la terra vista dallo spazio, caricando oltre 667 fantastiche immagini sul suo account Flickr. Immagini queste visualizzate oltre 7 milioni di volte. Ma Nespoli è stato molto attivo anche su Twitter, dove ha inviato quasi 1300 tweet ad oltre 46,000 amici di tutto il mondo.

Ora di nuovo a terra, Paolo Nespoli si sottoporrà agli esami medici di routine e lavorerà per riguadagnare la normale forza muscolare dopo una così lunga permanenza in condizioni di microgravità.

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