Obama risarcisce i nativi americani, scuse da 3,4 miliardi

Accordo storico tra Washington e gli indiani d’America dopo 15 anni di battaglie legali. Elogi per Elouise Cobell, paladina dei nativi, ma non tutte le tribù esaltano l’accordo…

Accordo storico tra lo Stato americano e le 565 tribù di nativi americani: Washington risarcirà gli indiani con una cifra record da 3,4 miliardi di dollari. Un indennizzo, spiega il Corriere della Sera nell’articolo Agli indiani d’America scuse da record, per aver defraudato i nativi di royalty da miliardi di dollari che spettavano loro in cambio dell’utilizzo di preziose risorse come petrolio, gas naturali e pascoli. Voluto fortemente dal presidente Barack Obama, il risarcimento servirà anche per ricomprare e unificare le terre tribale frammentate nel corso degli anni, mentre altri 60 milioni di dollari finanzieranno borse di studio per studenti indiani. La maggior parte degli indiani d’America osanna Elouise Cobell, membro della tribù dei Piedi Neri di Browning (Montana) che 15 anni fa diede inizio alla battaglia legale. Ma non tutte le tribù festeggiano: alcune, infatti, denunciano le super parcelle dei legali che definiscono “scandalose”. La frustrazione delle tribù è comprensibile, si legge nell’articolo del Corriere: “Mentre centinaia di migliaia di indiani riceveranno solo mille dollari dal governo, la Cobel avrà un risarcimento individuale di 2 milioni e al suo team di legali andranno 99 milioni di dollari. Ad altri tre querelanti è andata una cifra compresa tra i 150 e i 250 mila dollari.

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