C’è una «necessità acuta di correzioni e di riequilibrio nei rapporti fra lo Stato e le Regioni», perché al momento queste ultime appaiono dominate da una «tendenza eccessiva all’arroccamento e all’autoreferenzialità». È chiaro il messaggio che Giorgio Napolitano, in visita ieri a Catania, ha lanciato al nuovo esecutivo. Governo che, come ha voluto sottolineare il capo dello Stato, ha «scandito il suo grande impegno per la riforme del Titolo Quinto».
Insomma, le buone intenzioni sono state annunciate, adesso è arrivato il momento che l’esecutivo, fresco di fiducia alle due Camere, passi ai fatti. Ma, prosegue Napolitano, il percorso potrebbe essere complicato, in quanto siamo dinnanzi a un «caso eccezionale, una riforma della riforma, e già una riforma è una cosa difficile».
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