Si è aperto un nuovo capitolo nella guerra dei brevetti che sta imperversando soprattutto tra i colossi del settore mobile. Il nuovo capitolo questa volta vede coinvolti Google come azienda accusatrice, Microsoft e Nokia (legati da un joint venture) come accusati. Nei giorni scorsi la commissione Antitrust della Comunità europea è stata chiamata a decidere; Nokia avrebbe ceduto gratuitamente a un’azienda canadese, Mosaid, circa duemila brevetti con l’accordo di una divisione dei ricavi, ma secondo Google l’intento reale era quello di rendere i brevetti accessibili a prezzi bassi e comunque inferiori a quelli legati al sistema operativo Android, favorendo così indirettamente l’Os Windows Phone. L’azienda canadese e finlandese non hanno risposto alle accuse provenienti da Mountain View, mentre Microsoft ha sottolineato che è al contrario Google a cercare di approfittare di una sua posizione di dominio nel mondo dei brevetti.
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