Unica italiana tra le 50 donne manager più potenti del mondo è Marina Berlusconi. La presidente di Fininvest e Mondadori è dodicesima nella classifica internazionale delle manager più influenti stilata da Fortune. Rispetto all’anno scorso perde due posizioni che la costringono a lasciare la top ten. Nessuna novità, invece, nelle prime tre posizioni della classifica: Cynthia Carrol, amministratore delegato del gruppo minerario britannico Anglo American si conferma al primo posto, in quanto “nonostante i ricavi e gli utili in calo la manager è riuscita a traghettare il gruppo attraverso la crisi”. A seguire sempre Gail Kelly, ceo di Westpac, il primo gruppo bancario australiano, e Marjorie Scardino, ceo di Pearson, casa editrice di Financial Times e economy, rispettivamente seconda e terza.
A guidare invece la classifica dedicata alle business women americane per il quinto anno consecutivo Indra Nooyi, ceo di Pepsi Co. Numero due è Irene Rosenfeld, ceo di Kraft Foods. A chiudere il terzetto delle manager più potenti negli States Patricia Woertz, presidente e ceo del gruppo alimentare Archer Daniels Midland.
Carol Bartz, presidente e amministratore delegato di Yahoo!, solo decima tra le manager più potenti, è con i suoi 47,2 milioni di dollari annui, numero uno tra le più pagate. Seguono Safra Catz, presidente di Oracle, che l’anno passato ha guadagnato 36,4 milioni di dollari e Carrie Cox, ex presidente di Schering-Plough “ferma” a 23 milioni.
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