Mamme si diventa, imprenditrici… anche!

Trasformare l’esperienza della maternità in un’impresa che concilia lavoro e vita familiare. Ecco come Paola Ottavis e Silvia Neirotti, ideatrici del brand Quarantasettimane, dedicato alla puericultura, sono riuscite a fare di un’intuizione un affare da 600 mila euro. In sole 40 settimane, il tempo di una gestazione

Chi l’ha detto che per una donna affrontare la maternità significa per forza tirare il freno sul fronte lavorativo? A volte mettere al mondo un bebè, doverlo crescere, nutrire e soprattutto portarlo sempre con sé può far scattare la scintilla dell’imprenditorialità e cambiare radicalmente la vita professionale di una mamma. È successo a Paola Ottavis e Silvia Neirotti, due amiche che si conoscono dai tempi del liceo, due manager in carriera, ma, più di ogni altra cosa, due mamme, per l’appunto. Dalla loro esperienza personale e dall’intuito imprenditoriale è nata l’idea di QuarantaSettimane, un marchio che comprende una linea di prodotti dedicati alle neomamme e che fa di design e funzionalità i suoi pilastri. Il risultato? Un business che nel giro, guarda caso, di sole 40 settimane (la durata media di una gestazione, ma anche il tempo che è trascorso da quando il gruppo Montefarmaco ha inglobato la società, dotandola di un sistema distributivo), è riuscito a generare ricavi per 600 mila euro. E se già si pensa a un allargamento della gamma, l’obiettivo successivo è veleggiare all’estero con in poppa il vento del made in Italy.«Tutto è iniziato nel 2005, quando abbiamo avuto i nostri primi figli, Arturo e Ginevra», spiegano Paola Ottavis e Silvia Neirotti, «e ci siamo trovate di fronte all’esigenza di risolvere l’equazione del come mettere insieme lavoro e bambini. Avendo vissuto il periodo della gestazione e poi il primo anno di maternità, ci siamo rese conto che nell’offerta per le neomamme c’erano delle lacune. Questo ci ha dato la prima spinta». La tentazione dello stile è stata forte, e all’inizio Ottavis e Neirotti hanno puntato sulla moda premaman, avvalendosi dell’aiuto di un’amica stilista. «Dopo alcune indagini di mercato tra Milano e Torino, abbiamo disegnato la nostra prima collezione premaman e l’abbiamo fatta produrre, utilizzando poi come canale distributivo il sito Internet 40settimane.it. Il web, attraverso le chat dedicate alle donne che vivono la maternità, è stato il canale privilegiato anche per la promozione». Ma basta poco per capire che occuparsi solo del versante “mamma”, soprattutto senza appoggiarsi a una rete di vendita strutturata non avrebbe portato lontano. Le cose cambiano quando, ispirandosi a un capo visto in Nord Europa, ne perfezionano l’idea e brevettano Milkshirt, una linea di magliette con un’apertura nascosta all’altezza del seno che permette di allattare il bebè senza l’imbarazzo di scoprirsi. «Dovevamo focalizzarci su meno prodotti, con più contenuti funzionali e meno improntati sulla moda, che non avessero la necessità di essere rinnovati continuamente», precisano Ottavis e Neirotti. «L’idea era buona, ma perché funzionasse bene avevamo bisogno di un partner che presidiasse i canali distributivi idonei. La nostra fortuna è stata quella di incontrare Montefarmaco, che opera nel campo del parafarmaceutico e che ci ha parzialmente acquisito. Da aprile 2008 Milkshirt è stata distribuita in 1.500 farmacie a livello nazionale. Dopo Milkshirt abbiamo creato Babywrap, una fascia di jersey di cotone che permette di portare i bambini fino a 15 kg in diverse posizioni frontali e sulla schiena. Il prodotto non era adatto alla distribuzione nelle farmacie, e così abbiamo creato una nostra rete di vendita che ha raggiunto 200 negozi specializzati in prima infanzia». L’ultimo arrivato in QuarantaSettimane è Duccio, uno sterilizzatore per ciucci ecologico prodotto in Australia, ma distribuito nel Belpaese con il brand ideato da Ottavis e Neirotti. Duccio è il primo passo verso la fase successiva del progetto, che prevede la creazione di accessori di puericoltura leggera (biberon e asciugamani), per passare poi a oggetti di dimensioni maggiori come culle e passeggini, sempre contraddistinti dalla massima cura per il design . Lo scopo è allargare il giro d’affari anche a mercati esteri, con focus sul Medio Oriente (dove c’è già un contratto in fase di definizione), Russia e Giappone, ovvero quelle aree che sono più attratte dallo stile italiano.Ma cosa fa sì che un’avventura imprenditoriale di due neomamme si trasformi in un affare profittevole? «L’iniziativa personale e la creatività sono fondamentali, ma la scelta di un buon partner commerciale è altrettanto importante», assicurano Ottavis e Neirotti. «La tecnologia poi aiuta molto: con Internet e Blackberry si riesce a stare sempre sul pezzo. Però gran parte del nostro successo va attribuito ai nostri mariti, che sono i primi fan di QuarantaSettimane. E sono stati determinanti nello spronarci a buttarci in questa avventura».

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