Le corna? Si fanno con la mail aziendale

Un terzo degli infedeli italiani tradisce la partner con gli strumenti di lavoro e invia anche foto piccanti. Si rischia il divorzio... e il posto di lavoro

Gli infedeli? Frettolosi e pure poco prudenti. Il 29% dei traditori usa tranquillamente l’indirizzo mail di lavoro per flirtare e organizzare incontri con l’amante.

Il pericolo in questo caso è doppio: non solo di essere scoperti dal partner, ma anche dal datore di lavoro. Se si viene scoperti, dunque, addio non solo al matrimonio ma pure al posto di lavoro.

L’8% utilizza anche la propria casella personale, mentre i due terzi più accorti hanno creato un indirizzo apposito.

IL SONDAGGIO. A dirlo è Victoria Milan, uno dei maggiori siti di incontri per persone in cerca di scappatelle: in un sondaggio su 12.391 utenti, ha scoperto che flirtare durante le ore di lavoro rende la giornata meno monotona.

Anche se estremamente imprudente. Il 23% degli intervistati contatta l’amante almeno una volta al giorno, il 27% invia anche due o tre messaggi di posta elettronica a ogni “turno”. E il 19% supera addirittura questa quota.

Particolarmente rischioso è il contenuto di queste mail: informazioni personali (41%), accordi per il prossimo incontro (19%) e persino fotografie dal contenuto hot (11%).

I CONSIGLI. «La comunicazione tra amanti deve restare segreta e al riparo da occhi indiscreti», ricorda il fondatore Sigurd Vedal, «di solito, chi tradisce cerca in tutti i modi di nascondere le prove del tradimento al partner ma non bisogna di certo sottovalutare il capo. Lo staff esperto di Victoria Milan raccomanda l’uso di altri metodi di comunicazione per le avventure extraconiugali. Soprattutto bisogna ricordare di cancellare sempre eventuali messaggi dell’amante».

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