L’Agenzia delle Entrate lancia la mail anti-corruzione

Prevista anche l’istituzione di un centro di ascolto che raccolga le denunce dei dipendenti. Garantita la massima tutela agli informatori

In inglese si chiamano whistleblowers: informatori, gole profonde o, più volgarmente, “spioni”. E da oggi, agiranno a colpi di click: l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’attivazione della mail anti-corruzione. Una missiva elettronica, a prova di privacy, che permetterà ai dipendenti dell’Agenzia di segnalare anomalie e frodi, senza incorrere in ritorsioni. «Il fenomeno è limitato ma lo faremo scomparire», ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, «Non è una delazione, ma se siamo in un ufficio sappiamo se qualcosa non va. E il vero male, come dice Don Mazzi, è in chi guarda e lascia passare». La mail non sarà però solo l’unico strumento: è prevista anche la creazione di un Centro di ascolto, che raccolga le denunce e ascolti le testimonianze dei dipendenti. Soddisfatto anche il presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone: «Bisogna attuare le norme per il whistleblower previsto dal testo unico dei dipendenti pubblici, per consentire a chi vuole denunciare illeciti di farlo in modo tutelato». Il quale, interpellato a margine sul decreto anticorruzione anti-corruzione integrato dal Cdm, commenta: «Prima di dare una valutazione complessiva sul ddl vorrei leggerlo, ma credo che bisognerà provare a rafforzare il decreto con ulteriori interventi. Ci sono sicuramente degli aspetti positivi, soprattutto se si dovesse intervenire in modo significativo sulla prescrizione che è uno dei temi rilevanti nel contrasto alla corruzione».

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