La Lettonia entra nell’euro

Lo stato baltico è il 18esimo Paese ad adottare la moneta unica. Sono ancora fuori dall’Eurozona Bulgaria, Croazia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria. Il processo di unificazione monetaria dovrebbe concludersi nel 2020

La Lettonia è il 18esimo Paese ad adottare l’ euro. Dal 1° gennaio 2014, infatti, il Paese baltico ha abbandonato la moneta nazionale, il lats (introdotto nel ’93 per rimpiazzare il rublo di epoca sovietica), per sostituirlo, appunto, con l’euro. L’ingresso della Lettonia avviene tre anni dopo l’ultima adesione, quella dei vicini estoni nel gennaio 2011; per poter entrare nell’euro il Paese ha dovuto affrontare riforme economiche importanti e il risanamento dei suoi conti: oggi, il suo tasso di disoccupazione è inferiore alla media dei partner Ue (11,3%), il Pil è in crescita (+4% nel 2013, +4,1% nel 2014 secondo le ultime previsioni economiche della Commissione), il debito pubblico è inferiore al 40% del Pil, mentre il deficit è pari all’1,4%. Per sostenere l’economia e uscire dalla crisi è stato anche necessario richiedere un prestito da 7,5 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale e alla stessa Unione europea. «Accolgo con favore l’ingresso della Lettonia come 18esimo membro della zona euro», ha dichiarato in una nota Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. «Questo è un evento importante, non solo per la Lettonia, ma per la zona euro stessa, che rimane stabile, attraente e aperta a nuovi membri».

Una sola moneta entro il 2020? Ricordiamo che tutti i Paesi dell’Unione Europea hanno il diritto/dovere di aderire alla moneta unica, ma attualmente l’euro è utilizzato “solo” in Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Lettonia, appunto. Due paesi, Danimarca e Regno Unito, hanno ottenuto nel trattato una deroga permanente (opt-out) che li esonera dalla partecipazione all’area dell’euro, mentre gli altri paesi, Bulgaria, Croazia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria dovrebbero adottare l’euro tra il 2015 e il 2020, una volta che saranno soddisfatti i requisiti di adesione.

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