Il muro rivive al cinema

Un fenomeno emergente nella Germania del 3° millennio è la nostalgia di alcuni aspetti della Ddr, come dimostra l’enorme successo di Goodbye, Lenin (2003) di Wolfgang Becker, un film surreale che racconta come, da un giorno all’altro, il modo di vivere, di vestirsi, di mangiare – e anche di pensare in un certo senso – di metà del Paese sia diventato obsoleto e abbandonato con gioia. Questo sguardo malinconico al passato convive con la consapevolezza degli orrori del regime, come dimostra un altro film altrettanto amato e premiato, Le vite degli altri (2006) di Florian Henkel, che racconta dell’uso sistematico di spionaggio e delazioni.

© Riproduzione riservata