Il futuro del Decumano dopo Expo: cosa vogliono gli italiani

Tra le aspettative per il sito di Rho-Pero una cittadella dell’innovazione e un Salone del Gusto e del Design per proseguire sul tema della sostenibilità alimentare. I risultati dell’indagine della Camera di commercio di Milano

Cosa sarà dell’area di Expo Milano 2015 dopo i sei mesi dell’Esposizione universale? Gli italiani sembrano aver già deciso. È quanto emerge da un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano attraverso Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano che tra settembre e ottobre ha sondato centinaia di migliaia di commenti postati in Rete. La maggior parte delle aspettative sono rivolte soprattutto verso l’istituzione di un Campus universitario per le facoltà scientifiche dell’Università degli Studi di Milano, spostando quindi a Rho la Città Studi attualmente ubicata a Lambrate (27,7%). Al secondo posto emergono le preoccupazioni di speculazione su quei terreni sottratti all’agricoltura (24%). Si parla anche della creazione di una cittadella dell’innovazione (10,3%), istituendo un regime a fiscalità ridotta per attrarre investitori e imprenditori, ma anche un luogo in cui possano riunirsi e proliferare le start up innovative. Sembra solida anche l’ipotesi di istituire un’area sportiva (9,1%) attraverso la creazione di piscine, campi da tennis e piste d’atletica. Infine, si parla di destinare l’area a un Salone del Gusto e del Design (8,5%), con lo specifico scopo di proseguire sulla linea del tema portante di Expo 2015, ovvero la corretta alimentazione e la sostenibilità.

EXPO 2015, ORGOGLIO ITALIA. Dall’indagine, condotta tra l’1 settembre e il 25 ottobre, emerge anche come il successo di Expo 2015 abbia rafforzato l’orgoglio di essere italiani. Il 14% dei commenti di chi apprezza Expo è infatti dedicato all’autostima degli italiani, un dato costantemente in crescita nei mesi dell’Esposizione (era solo il 6,4% a maggio). Anche la stima degli stranieri è al top: 10 mila commenti ogni giorno su Expo e voto 9 alla manifestazione, rispetto al 7,5 degli italiani.

COMMENTI STRANIERI. Complessivamente, nel periodo analizzato ci sono state in Rete 489 mila menzioni che hanno parlato esplicitamente di Expo2015 in una lingua diversa dall’italiano, di cui 57 mila pubblicati dall’Italia. Un interesse verso Expo che cresce leggermente rispetto ai mesi precedenti, con una punta di 260 mila commenti nel solo mese di settembre 2015. In media le menzioni al giorno sono passate dalle circa 8.500 di giugno, alle 9.000 di luglio, alle 7.800 di agosto, alle 8.600 di settembre, alle 9.300 di ottobre. Tra i paesi che discutono maggiormente di Expo 2015, se escludiamo quella fetta di commenti provenienti dall’Italia, troviamo gli Stati Uniti (57,7%), poi il Giappone (5,6%), la Russia (5,1%), la Cina (3,8%), il Regno Unito (3,1%), l’Olanda (2,9%) e la Francia (1,2%).

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