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Attualità

Il credito al consumo diventa “credito ai consumatori”

Per assicurare un potenziamento delle garanzie, con un decreto del 3 febbraio il governo detta le norme attuative e assegna alla Banca d’Italia alcune deleghe di definizione operativa, per esempio su Taeg e pubblicità

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Con il decreto del 3 febbraio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 febbraio (N.29), il governo ha dato delega alla Banca d’Italia per definire le nuove regole operative in tema di credito al consumo, anzi in tema di credito ai consumatori. Questa è infatti la nuova definizione adottata proprio per sancire la volontà di focalizzarsi sulla tutela massima al consumatore in tema di finanziamenti. Nel dettaglio la Banca d’Italia dovrà intervenire a definire i dettagli attuativi sul decreto legislativo 141/2010 armonizzandoli con la regolamentazione bancaria. A questo ente è chiesto di definire precisamente come dovrà essere conteggiato il tasso Taeg, che dovrà in ogni caso comprendere tutte le spese legate all’intero ciclo di vita del finanziamento e di eventuali carte revolving collegate allo stesso credito. La Banca d’Italia dovrà inoltre definire gli estremi dei contenuti (costo reale e globale e tempi per cominciare) della comunicazione pubblicitaria delle campagne di credito e del foglio informativo che il consumatore dovrà controfirmare. Nel decreto vengono dettate poi indicazioni precise per garantire comportamenti responsabili nelle pratiche di concessioni dei finanziamenti come la costituzione di società per capitali per le società di credito, requisiti per i suoi dipendenti, accessibilità alle banche dati sui crediti. Infine è stato stabilito che il consumatore dovrà ricevere la comunicazione di avviso di sconfinamento entro il terzo giorno lavorativo successivo alla scadenza del mese di pertinenza.