I pendolari in Italia? Sui treni l’insoddisfazione arriva al 90%

L’inchiesta di Altroconsumo fotografa la situazione del pendolarismo nel nostro paese. Ritardi, soppressioni, affollamento, sporcizia e mancanza di riscaldamento a comporre la mappa dei disagi

Treni sporchi, affollati, insicuri e in perenne ritardo. Questo è lo scenario da incubo fotografato dall’inchiesta Altroconsumo sul pendolarismo in Italia. 1.407 i viaggiatori coinvolti, 25 le tratte ferroviarie analizzate e il risultato è una vera e propria “mappa dei disagi” dei pendolari su rotaia. Ritardi e soppressioni. Sporcizia e cattivo odore. Riscaldamento rotto e gelo d’inverno, caldo rovente d’estate. Insicurezza e sovraffollamento. Porte bloccate, sedili sudici e sbrindellati. Bagni luridi o fuori servizio. I pendolari sono esasperati da condizioni di trasporto così umilianti. Il 72% di coloro che utilizzano le ferrovie per giungere ogni giorno a lavoro o a scuola non sono affatto soddisfatti del servizio a loro riservato. Il 90% degli intervistati è insoddisfatto del livello di pulizia delle carrozze, il 71% dell’inadeguata climatizzazione e del sovraffollamento, il 63%, infine è esasperato dalla mancanza di puntualità.Le tratte che registrano la maggiore insoddisfazione sono quella che collega Bergamo con Milano (Bergamo-Carnate-Milano) e quella che collega il capoluogo lombardo con Piacenza (Piacenza-Milano). Molto male anche la Frosinone-Roma e la Fara Sabina-Roma.L’inchiesta di Altroconsumo si inserisce nell’ambito della campagna “Siamo uomini o pendolari?”. Prevista assistenza legale gratuita ai pendolari delle due tratte peggiori (Piacenza-Milano e Bergamo-Carnate-Milano) per fare causa a Trenitalia.

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