Milano, 31 maggio 2013, siamo davanti al teatro Strehler e, se non fosse per il contesto, potremmo parlare di uno dei più grandi spettacoli messi in scena da Dario Fo e sua moglie Franca. Sì, perché l’ultimo saluto pubblico che l’artista e premio Nobel dedica a Franca Rame in occasione dei funerali è una perla di rara bellezza, una “magia di tempi e controtempi, un prodigio e un armonia di gesti”, come commenta Filippo Ceccarelli per la Repubblica, che mette a disposizione il video dei funerali dell’artista, scomparsa lo scorso 29 maggio. “Pochi lo sanno, ma la gran parte degli spettacoli che trattavano di questioni prettamente femminili è stata Franca ad averli scritti, elaborati e poi recitati al completo. Spesso anche da sola – ammette Fo – Io mi sono trovato a collaborare soltanto per la messa in scena. Vi dirò di più (…). Dei nostri lavori quello che ha battuto tutti i record di messa in scena è Coppia aperta, quasi spalancata che è stato replicato con diverse regie per più di 700 edizioni nel mondo. Ebbene, l’autrice unica di questo testo è di fatto Franca. L’ho sempre tenuto nascosto, per gelosia”, afferma, scherzando, Fo.
DARIO FO RECITA IN ESCLUSIVA FRANCA RAME. L’artista sceglie poi di condividere il suo momento difficile, la “situazione a dir poco drammatica” causata dalla scomparsa della compagna di vita, attraverso un monologo in esclusiva (“L’ha scritto Franca ed è la prima volta che mi capita di sentirlo in pubblico”, dirà poi). È un racconto tratto da alcuni testi apocrifi della Genesi, che viene raccontata “in termini e linguaggio molto diversi da quelli ‘canonici’”. Nel video qui sotto potete ascoltarlo, inizia dal minuto 4, ma vi consigliamo di ascoltare tutti e 13 i minuti del messaggio di Dario Fo, compreso quell’ultimo “ciao”, urlato a squarciagola. Un saluto alla folla. E a sua moglie Franca.
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