Fao: «La fame nel mondo si può battere»

Grandi risultati ma c’è ancora tanto da fare: 850 milioni di persone non hanno alimenti a sufficienza. La sfida per il 2015: dimezzare il numero assoluto di quanti soffrono la fame in tutto il mondo

Una persona su nove è denutrita, nonostante il numero di chi soffre la fame nel mondo sia sceso a 100 milioni di individui nell’ultimo decennio. La notizia arriva dal documento Lo Stato dell’Insicurezza alimentare nel mondo, rapporto realizzato dalla Fao (Food and Agriculture Organization), dal Programma alimentare mondiale dell’Onu (World Food Programme) e dall’Ifad (International Fund for Agricultural Development).

Il documento ufficiale rileva come gli interventi governativi dei Paesi in via di sviluppo siano stati efficaci nel dimezzare il numero di affamati tra il 1990 e il 2015, come ad esempio è accaduto in Brasile. Tuttavia però, come evidenziano le tre organizzazioni, vi sono alcuni Paesi dove vi sono ancora problemi gravi: ad Haiti, ad esempio, il numero di persone che soffrono la fame è passato da 4,4 milioni nel 1990-1992 a 5,3 milioni nel 2012-2014.

Il Rapporto sull’insicurezza alimentare evidenzia, inoltre, la necessità sia di potenziare gli interventi contro la fame nell’Africa sub-sahariana e nell’Asia occidentale, sia quella di abbassare l’attuale percentuale di affamati nei paesi in via di sviluppo, dal 13,5% al 11,7% entro la fine del prossimo anno.

Infine, la sfida più ambiziosa per la Fao, per il World Food Programme e per l’International Fund for Agricultural Development è ridurre del 50% il numero assoluto di persone che soffrono la fame in tutto il mondo: obiettivo, tuttavia, raggiunto solo in 25 Paesi.

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