Expo 2015, primo flop: l’asta è andata deserta

Nonostante i proclami, nessun privato ha deciso di investire sull’area dell’Esposizione universale, che rischia di rimanere abbandonata al termine dell‘evento

C’è chi sosteneva che, nell’area dedicata all’Expo di Milano, sarebbe sorta, a evento concluso, la nuova sede Rai. Altri ancora parlavano del nuovo stadio del Milan. Invece non ci sarà né l’uno né l’altro. Né, tanto meno, un’altra struttura immobiliare: a oggi, il destino dell’area Expo è di rimanere abbandonata a sé stessa. L’asta per la vendita è infatti andata deserta e il bando è scaduto il 15 novembre. Tradotto: nessun privato intende investire per costruire sull’area Expo, almeno alle condizioni attuali. Il che rappresenta un grosso problema in termini di bilancio: avendo deciso di edificare su un terreno privato anziché pubblico, per rientrare negli investimenti iniziali era necessario vendere i terreni per 315 milioni di euro. Che era, per l’appunto, la base di partenza dell’asta. La gara prevedeva inoltre un limite di circa 480 mila mq sulle volumetrie edificabili e l’obbligo di mantenere 475 mila mq come parco per non soffocare l’area con il cemento. Adesso, per uscire dallo stallo senza svendere l’area, è probabile che si decida di vendere separatamente i singoli lotti, rinunciando al progetto unitario.

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