Decreto sanità verso l’esame del governo, i punti principali

La bozza del provvedimento, che introduce tra l’altro una tassa su bevande alcoliche e zuccherate e nuove norme anti-fumo, arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri a fine agosto

Multe fine a mille euro per chi vende sigarette ai minorenni, con 3 mesi di stop della licenza e multe fino a 2 mila euro per i recidivi, tassa sulle bevande alcoliche e zuccherate, nuove norme su videopoker e slot machine, e precisazioni sui certificati d’idoneità per l’attività sportiva. Sono solo alcuni punti del cosiddetto ‘decretone sanità’, un provvedimento a 360 gradi che, messo a punto dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, potrebbe essere discusso nel Consiglio dei ministri del prossimo 31 agosto. Il decreto “è ancora a livello di bozza”, fa sapere il ministro Balduzzi in un’intervista a Prima di tutto su Rai Radio 1, ma i circa 25 articoli del testo tracciano già la linea che il governo intende seguire. Il decreto, secondo l’agenzia Ansa, prevede la riforma dell’intramoenia e quella dei medici di famiglia, che si dovranno unire in aggregazioni funzionali territoriali in modo da sgravare il pronto soccorso dei casi meno urgenti e offrire assistenza sul territorio h24. Confermata anche la tassa sulle bibite analcoliche con zuccheri aggiunti e con edulcoranti. Il testo prevede per tre anni un contributo straordinario a carico dei produttori di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato, ma stabilisce anche un contributo a carico di produttori di superalcolici, “in ragione di 50 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato”. Secondo Balduzzi si tratterebbe di un aumento di tre centesimi a bottiglietta, con un gettito complessivo di 250 milioni per anno. Il ricavato sarà destinato al finanziamento dell’adeguamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea), con particolare priorità alla riformulazione degli elenchi delle malattie croniche e delle malattie rare. Tra le altre novità l’introduzione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e le nuove norme che riguardano le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie, che saranno nominati dalla Regioni “arantendo adeguate misure di pubblicità dei bandi, delle nomine e dei curricula, di trasparenza nella valutazione degli aspiranti”. Per quanto riguarda le attività sportive amatoriali (iscrizione in palestra o piscina) non servirà una visita specialistica dal medico dello sport. “Basta il via libera del medico di base – precisa Balduzzi – Solo una prima bozza che era circolata aveva fatto pensare alla necessità del medico sportivo. Quello che è necessario è una certificazione analitica, non solo un certificato di sana e robusta costituzione fisica ma qualcosa che dica che in ordine a quella specifica attività sportiva c’è una condizione fisica della persona che può giustificare quella attività”.

Tassa su bevande, “un’ulteriore indebolimento dei consumi”

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