Benzina: sul Brennero supera i 2 euro al litro. Tutta colpa dell’Austria

A causa della concorrenza sleale, i tir di lunga percorrenza, facendo il rifornimento oltreconfine, risparmiano anche più di 600 euro a pieno

Se attualmente in Italia il prezzo medio della benzina è di 1,58 euro al litro, sull’Autobrennero nei giorni scorsi si sono raggiunte cifre record, sopra i 2 euro al litro. Addirittura alla stazione di servizio Nogarole Rocca il costo della benzina “servito” ha toccato quota 2,08 euro. Com’è possibile? Secondo l’Associazione liberi distributori dell’Alto Adige la colpa è dell’Austria, che sta “svendendo” il carburante, costringendo la concorrenza ad alzare all’inverosimile i costi. “L’Austria distrugge con un dumping sleale sul prezzo del gasolio ogni concorrenza, costringendo i distributori a sud del Brennero ad alzare ulteriormente i prezzi, perdendo così ancora più clienti” ha spiegato all’Ansa Haimo Staffler, presidente dell’associazione. “I tir di lunga percorrenza, che hanno serbatoi da 1.600 litri, facendo il rifornimento in Austria, risparmiano anche più di 600 euro a pieno. In questo modo l’Austria attira tir da mezza Europa e poi si lamenta per l’aumento di traffico sull’asse del Brennero. Non si fa così tra vicini”.

I costi della benzina in Europa

È dal 2012 che non si sforava il tetto dei 2 euro al litro. Allora le cifre folli riguardavano tutta Italia, mentre ora solo l’Autostrada del Brennero. Le prime avvisaglie negative si erano registrate a maggio, con il ritorno del prezzo del gasolio attorno agli 80 euro. In ogni caso, non bisogna dimenticare che in Italia il costo di benzina e diesel è fra i più alti in Europa ed è dietro solo a quello di Olanda e Paesi scandinavi. Colpa anche delle tasse.

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