60 anni con Barbie

Era il 1959 e il suo debutto rivoluzionò un intero mercato. Da allora non si è mai fermata, divenendo un’icona in grado di ispirare artisti e stilisti di fama internazionale oltre che – com’era desiderio della sua creatrice – le bambine di tutto il mondo

Non chiamatela bambola. Sarebbe a dir poco riduttivo per Barbie, un brand conosciuto in ogni angolo del globo (la sua brand awareness supera il 99%) e sulla cresta dell’onda dal 9 marzo 1959, giorno del suo debutto alla Toy Fair di New York. Senza contare la carriera da influencer con 14 milioni di follower solo su Facebook, un canale YouTube da oltre 5 milioni di iscritti e un profilo fashion su Instagram (@barbiestyle) che coinvolge quasi 2 milioni di persone. Niente male per una ragazza del Wisconsin.

Del resto colei che all’anagrafe si chiama per esteso Barbara Millicent Roberts ha grandi aspirazioni fin dalla nascita, come ha dichiarato apertamente sua “mamma”, Ruth Handler: «La mia filosofia in merito a Barbie era permettere alle bambine, attraverso la bambola, di essere chiunque desiderassero. Barbie ha sempre rappresentato il fatto che una donna ha molte possibilità di scelta». Insomma, al netto delle immancabili polemiche femministe sul suo fisico perfetto e dello stereotipo che ha trasformato il suo nome in un aggettivo dal tono spregiativo, da 60 anni è l’emblema femminile della libera scelta. Dall’ingegnere all’astronauta, dal manager al chirurgo fino al vigile del fuoco, ha collezionato oltre 200 carriere senza per questo rinunciare allo stile. Non solo. Nata alla fine degli anni ’50, non si è mai sposata né ha mai avuto figli, come a dire che donna non deve essere necessariamente sinonimo di matrimonio e prole. Avanguardia pura per i tempi (e un po’, purtroppo, ancora oggi). E, infatti, è stata da subito un successo inarrestabile.

I numeri parlano chiaro: il primo anno ne vennero vendute già più di 300 mila (a 3 dollari l’una), mentre oggi la cifra ha superato le 100 bambole al minuto, per un totale di 58 milioni annui in oltre 150 Paesi. In pratica, dal debutto a oggi sono state vendute oltre un miliardo di Barbie ed è dal 2011 ormai che il brand genera un fatturato lordo annuo superiore al miliardo di dollari, dominando il settore di riferimento. Merito anche della Mattel, che fin dalle origini le ha cucito addosso una biografia dettagliata, con tanto di famiglia e amici, dalla sorellina Skipper all’eterno (ma non troppo) fidanzato Ken…

L’articolo continua sul numero di Business People di marzo 2019

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