Aosta scalza Bolzano nella Qualità della vita

La classifica che mette a confronto le Province italiane premia il capoluogo valdostano. Sul podio Milano e Trento. Fanalino di coda Vibo Valentia

Milano e Trento si confermano ai vertici – rispettivamente al secondo e terzo posto – mentre Bolzano perde ben sei posizioni e lascia il primato ad Aosta: è il capoluogo valdostano al primo posto dell’edizione 2016 della Qualità della vita, la ricerca condotta da Il Sole 24 Ore che mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori articolati sei settori d’indagine. Il forte calo di Bolzano è dovuto anche alle novità della classifica: una maggiore attenzione, si sottolinea sul quotidiano economico, alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovare, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Nonostante le novità, cambia il quadro finale: resta il divario tra Nord e Sud, le province di maggiori dimensioni frenate dai nodi sicurezza e ambiente nel loro slancio in avanti, le realtà medie o piccole – spesso beneficiate dall’autonomia – in evidenza come modelli di vivibilità.

IL DIVARIO TRA AOSTA E VIBO VALENTIA. All’ultimo posto della classifica Qualità della vita si conferma una città del Sud: Vibo Valentia (lo scorso anno era Reggio Calabria). Il Sole 24 Ore ha messo a confronto la Provincia calabrese con Aosta: “il valore del patrimonio immobiliare residenziale supera ad Aosta i 100 mila euro pro capite, il triplo rispetto a quello di Vibo; la disoccupazione giovanile è al 32% sotto il Monte Bianco e quasi il doppio nella provincia calabrese; il 9% degli stranieri residenti ha acquisito la cittadinanza nel 2015 ad Aosta, meno dell’1% a Vibo; nel territorio in testa per Qualità della vita si contano sette rapine ogni 100 mila abitanti, e per il fanalino di coda si arriva a 44. Al contrario, la provincia alpina, in cui è la Regione a garantire gran parte dei posti, non rifulge nel capitolo Affari, lavoro e innovazione (è 70ª), in particolare nell’impiego dei risparmi e nei brevetti; a consolazione della provincia calabrese, vanno invece segnalati i piazzamenti soddisfacenti per quanto riguarda gli affitti accessibili, lo scarso numero di protesti, il basso indice di separazioni e le rare denunce di scippi e borseggi”.

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