AI: gli italiani sono ottimisti, ma nutrono qualche timore

Nel 92% dei casi il sentiment associato a intelligenza artificiale e robotica è positivo. Ma il 70% del campione teme per i posti di lavoro

Ne sono attratti, ma li temono. Ecco, in sintesi, che cosa pensano gli italiani dei robot e dell’intelligenza artificiale (AI) secondo la fotografia scattata dal secondo rapporto AIDP-LABLAW 2019 a cura di DOXA su robot, intelligenza artificiale e lavoro in Italia. Il 94% dei nostri connazionali pensa che queste tecnologie abbiano dato contribuiti importanti, specialmente nelle nuove scoperte e nel raggiungere risultati un tempo impensabili, e l’89% che siano ormai necessarie per svolgere le attività troppo faticose e pericolose per l’uomo, ma che non potranno mai sostituire completamente l’intervento delle persone. Non è finita qui: l’87% è convinto che siano utili per migliorare il benessere e la qualità della vita. Ma non mancano le preoccupazioni. Per il 70% del campione le macchine porteranno alla perdita di molti posti di lavoro e per il 50% potrebbero finire con il predominare sull’uomo. Ecco perché il 92% degli intervistati crede che sia indispensabile sviluppare nuove leggi e normative capaci di regolamentare la materia. Comunque, nel 92% dei casi i sentiment associati all’intelligenza artificiale e alla robotica sono positivi: fra questi, ci sono interesse e opportunità. Solo nel 36% dei casi l’associazione è negativa, con sentiment come preoccupazione, perplessità e timore.

Gli italiani più interessati e con maggiori conoscenze sull’intelligenza artificiale e la robotica sono i giovani maschi sotto i 35 anni, con un grado elevato di istruzione, appartenenti alla classe dirigente e residente nel sud e nelle isole. Comunque, il 65% del campione ha espresso interesse verso la conoscenza delle nuove tecnologie e l’89% verso il tema. Il sentiment è maggiormente positivo tra coloro che hanno già utilizzato questi sistemi (94%) contro coloro che non li hanno utilizzati (38%). L’ambito di maggiore utilità dell’AI? Per il 53% degli italiani la logistica e i trasporti, per il 51% il settore manifatturiero e l’industria, per il 50% la medicina e i servizi sanitari, per il 48% il settore militare, la sicurezza e il settore automobilistico.

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