Accusa di evasione per Gianna Nannini, “sottratti al fisco 3,75 milioni”

La Finanza sequestra una villa con magazzini di proprietà della cantante, già pronta al ricorso. Il legale: “Nessuna violazione. Ricostruzione degli inquirenti densa di errori”

La cantante italiana Gianna Nannini sotto accusa di evasione fiscale. La Finanza, infatti, ha disposto un sequestro preventivo del valore di 3,75 milioni di euro, una cifra che la cantante, secondo la magistratura, avrebbe evaso tra il 2007 e il 2012, interponendo – tra la propria società milanese Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal – una società di diritto irlandese e una olandese prive di effettiva struttura sfruttando così un territorio più favorevole alla tassazione per le proprie royalties sui dischi e sui concerti. Le Fiamme Gialle, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbero sequestrato una villa con magazzini sulle colline toscane, vicino alla Certosa di Belriguardo.

Tra i primi a parlare in difesa di Gianna Nannini – già pronta al ricorso sul sequestro – suo fratello Alessandro: “Mia sorella ha sempre pagato le tasse per le abitazioni e tutto ciò che ha in Italia – e aggiunge – Sono state dette anche delle cose non esatte come il fatto che mia sorella abbia una vera e propria scuderia di cavalli”. Secondo il legale della Nannini, Giulia Bongiorno, non c’è stata alcuna evasione fiscale né violazione di leggi o utilizzo di società fittizie. Il legale, convinta che sarà accertata la “buona fede” dell’artista, ha rilevato “che dalla lettura delle prime carte si evince che la ricostruzione degli inquirenti è densa di errori”.

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