Per assistere il presidente del Consiglio Mario Monti, che mantiene l’interim per il ministero dell’Economia, Vittorio Grilli, nuovo viceministro di via XX settembre, ha rinunciato allo stipendio da direttore generale del Tesoro (presa l’aspettativa, prenderà solo lo stipendio da viceministro, circa il 70% in meno). Nato a Milano nel 1957, laureatosi nel 1981 discipline economiche e sociali all’università Bocconi, Grilli ricopriva la carica di direttore generale da maggio del 2005 ma al ministero dell’Economia è ormai di casa. Per vent’anni nel Palazzo delle Finanze, il nuovo viceministro è stato anche tra i collaboratori dell’allora direttore generale del Tesoro, Mario Draghi. Dopo la laura in Bocconi Grilli ha conseguito il Phd in economia all’università di Rochester, (New York). Da marzo 2011 è presidente del Comitato economico e finanziario dell’Ue. Dal maggio 2005 è direttore generale del Tesoro e dal dicembre 2005 è presidente della Fondazione istituto italiano di tecnologia (Iit). Dal luglio 2002 al maggio 2005 è stato Ragioniere generale dello Stato, mentre dal 2001 al 2002 è stato managing director alla Credit Suisse first Boston a Londra. Arrivato al Tesoro nel 1992, dal 1994 al 2000 è stato capo della direzione I (analisi economico-finanziaria e privatizzazioni) del dipartimento del Tesoro. Dal 1990 al 1994 è stato il ‘Woolwich professor of Financial economics’, all’università di Londra, Birkbeck College in Gran Bretagna. Dal 1986 al 1990 è stato professore al dipartimento di Economia all’università di Yale. Tra le cariche che ha ricoperto in passato, Grilli è stato commissario unico della fondazione ‘Istituto italiano di tecnologia’, dal marzo 2004 a ottobre 2005, oltre che chairman dell’Ocse privatisation network. Inoltre è stato consigliere di amministrazione in numerose società, quotate e non.
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