BAT: responsabili a 360 gradi

Attenzione all’ambiente, ma anche alla diversity e alla salute di dipendenti e consumatori. Così l’azienda del tabacco sta evolvendo per garantire un futuro migliore per tutti, come racconta il presidente e a.d. per l’Italia, Roberta Palazzetti

Da 20 anni consecutivi, BAT, azienda con un portafoglio prodotti multi-category nel settore del tabacco, è Sustainability Leader, unica impresa del suo settore inserita nel Dow Jones Sustainability World Index, nonché tra i Climate Leader nominati dal Financial Times. La sede italiana coordina 18 mercati del Sud Europa e il prossimo maggio, a Trieste, verrà inaugurato un nuovo hub, realizzato secondo elevati standard di sostenibilità e con l’obiettivo di essere carbon neutral. «Siamo impegnati nella realizzazione di un futuro migliore», dice Roberta Palazzetti, presidente e amministratore delegato di BAT Italia e Area Director per il Sud Europa, «e abbiamo avviato un percorso di sostenibilità, allineando le nostre attività agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu».

Innanzitutto, raccontiamo BAT attraverso numeri.Impieghiamo oltre 50 mila persone, in più di 180 mercati, con stabilimenti in 43 Paesi e un portfolio strategico composto da brand globali di sigarette e da una gamma crescente di prodotti a potenziale rischio ridotto, non soggetti a combustione e alternativi alle sigarette tradizionali, a base di nicotina, che includono quelli a tabacco riscaldato come glo, i Modern Oral come Velo e le sigarette elettroniche Vuse. Come gruppo abbiamo generato un fatturato di 25,8 miliardi di sterline nel 2020 e un utile dalle operazioni di 9,9 miliardi. In Italia lavorano circa 400 dipendenti e superano i 2 miliardi l’anno i contributi alle casse dello Stato, tra accise e Iva. Abbiamo anche stanziato 500 milioni di euro per i prossimi cinque anni e prevediamo 2.700 nuovi posti di lavoro, di cui circa 600 diretti e 2.100 indiretti, per la realizzazione a Trieste del nuovo centro BAT dedicato alla digitalizzazione, alla produzione e alla ricerca e sviluppo, che sarà operativo da maggio: 20 mila metri quadrati che ospiteranno 12 linee produttive dei nostri nuovi prodotti per il mercato italiano e l’esportazione globale.

Da anni avete avviato un per-corso di sostenibilità, con quali risultati?Innanzitutto, la riduzione del 37% delle emissioni e del consumo di risorse idriche rispetto al 2017. Ma l’obiettivo è la carbon neutrality della nostra attività entro il 2030 e per l’intera filiera entro il 2050, oltre all’aumento della quantità di acqua riciclata del 30%. Vuse, il primo marchio di sigarette elettroniche al mondo, è anche l’unico a potersi definire carbon neutral: abbiamo infatti eliminato la plastica non necessaria dai nostri imballaggi, risparmiandone su scala globale, nel 2020, circa 100 tonnellate. Un approccio che nel 2021 ha portato BAT a essere nominata Sustainability Leader per il ventesimo anno consecutivo e unica azienda del suo settore a essere inserita nel Dow Jones Sustainability World Index, nonché tra i Climate Leader nominati dal Financial Times. In Italia, anche l’A Better Tomorrow Innovation Hub di Trieste nasce con l’obiettivo di essere carbon neutral e sarà realizzato secondo elevati standard di sostenibilità, con particolare attenzione all’efficienza energetica, all’uso di fonti rinnovabili e alla tutela ambientale, con la creazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia.

In quali altri modi un’azienda come la vostra può impegnarsi a promuovere la sostenibilità?Con le campagne di sensibilizzazione, come Piccoli gesti, grandi crimini, lanciata insieme a Marevivo per ridurre il fenomeno dell’abbandono dei mozziconi nell’ambiente o come il progetto pilota in partnership con Confagricoltura, Cia e la start up italiana JustOnEarth, avviato con l’obiettivo di sviluppare sistemi di agricoltura di precisione che permettano di ridurre e ottimizzare l’impiego di acqua e fitofarmaci nelle coltivazioni.

Sostenibilità significa responsabilità non solo nei confronti dell’ambiente, ma anche delle persone. È un costo, certo, ma con ritorni importanti…E con riconoscimenti di valore. Per esempio, anche quest’anno, per l’undicesima volta consecutiva, abbiamo ottenuto la certificazione Top Employer Italia, insieme alle certificazioni Europe e Global ottenute dal gruppo. Forte è anche il nostro impegno sul tema diversità e inclusione: nel 2021 abbiamo ricevuto il premio Minerva Federmanager come Azienda di eccellenza per la leadership femminile, per esserci distinti nel campo della parità di genere grazie a politiche volte a garantire pari opportunità, riconoscimenti di carriera e una cultura di empowerment femminile. Oggi il 41% dei manager in BAT Italia è donna, con l’obiettivo di arrivare al 45%, a livello globale, entro il 2025. Inoltre, il leadership team di BAT Italia è per metà femminile. Un approccio che ha portato l’azienda a essere inserita tra i Diversity Leader nominati lo scorso anno dal Financial Times. BAT ha anche avviato un percorso internazionale chiamato Women in Leadership, per stimolare lo sviluppo delle performance, liberando il pieno potenziale dei talenti femminili, e un programma per incoraggiare la presenza di donne nei reparti di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

Qual è la visione di BAT a medio e lungo termine?I prodotti soggetti a combustione comportano gravi rischi per la salute e l’unico modo per evitarli è non iniziare o smettere di fumare. Noi vogliamo costruire A Better Tomorrow attraverso la riduzione dell’impatto della nostra attività sulla salute, offrendo ai nostri consumatori adulti la più ampia gamma di prodotti a potenziale rischio ridotto privi di combustione, alternativi alle sigarette. Un approccio orientato all’innovazione, alla riduzione del danno e alla sostenibilità per realizzare un futuro migliore per dipendenti, azionisti, consumatori e le comunità in cui operiamo. Ecco perché stiamo guidando la trasformazione del settore e la nostra offerta: l’Innovation Hub di Trieste sarà infatti dedicato alla produzione, ricerca e sviluppo di prodotti a potenziale rischio ridotto e per la terapia sostitutiva della nicotina.

Cosa dovrebbe fare la filiera in Italia?In un momento di grande dibattito sull’attrattività internazionale del nostro Paese, l’Innovation Hub di BAT e il relativo investimento vogliono essere un forte stimolo alla ripresa economica e alla fiducia nel sistema-Italia, valorizzandone le eccellenze. Garantire la sostenibilità degli investimenti come quello di Trieste e nella tabacchicoltura italiana è per noi di cruciale importanza e si accompagna alla garanzia di una maggiore sostenibilità e stabilità del mercato, fortemente legata all’omogeneità della tassazione tra le diverse categorie di prodotti, fondata su un quadro regolatorio e fiscale equo, certo e sostenibile nel tempo, che favorisca un equilibrio nella sostenibilità del gettito e nella catena produttiva e anche una transizione equilibrata della filiera.

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