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La biografia di Miuccia Prada, amore al servizio dell’eleganza

Un’eredità pesante, uno stile unico, un amore al servizio dell’eccellenza italiana: tutto questo è la biografia di Miuccia Prada

La biografia di Miuccia Prada racconta l’ascesa di una delle donne più famose della moda italiana e in generale della moda contemporanea. Nata nel 1948 a Milano, con il suo stile unico nella progettazione di accessori e lo stile elegante delle linee prêt-à-porter ha imposto il marchio Prada a livello internazionale come griffe tra le più rappresentative del gusto minimalista. Per la continua sperimentazione di materiali e l’originale innovazione estetica P. ha ricevuto il dottorato onorario dal Royal college of art di Londra (2000). Nel 2015 è stata insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

La biografia di Miuccia Prada

Nel 1971, dopo la laurea in Scienze politiche e aver studiato recitazione al Piccolo Teatro di Milano, Miuccia Prada è entrata a lavorare in Prada, l’azienda di accessori in pelle fondata dal nonno Mario nel 1913. Agli inizi l’azienda si occupava di pelletteria e accessoristica, con una boutique nel cuore elegante di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele. Il negozio in soli sei anni entrò nella ristretta schiera dei fornitori della Real Casa con altri grandi marchi italiani di ogni settore, dalle grappe della Rossi d’Angera, all’olio Isnardi, ai francobolli Bolaffi. Già dalla seconda generazione l’azienda passò in mani femminili: prima di Luisa, a fine anni Cinquanta.

Nel 1972 Miuccia ha incontrato il futuro marito Patrizio Bertelli che l’avrebbe poi affiancata nella conduzione manageriale del marchio. L’invenzione del logo, un triangolo rovesciato, risale all’inizio degli anni Ottanta come anche le borse in materiali hi tech che sono diventate un classico della produzione di Prada.

Miu Miu e le acquisizioni

Nel 1983 e nel 1988 Miuccia Prada ha presentato rispettivamente la prima collezione di scarpe e la prima collezione di prêt-à-porter femminile per poi debuttare con la linea giovane Miu Miu (1993). Seguono una linea maschile (1995) e una linea sportiva (linea rossa, 1997). Durante gli anni Novanta, si è imposta così definitivamente come una delle stiliste più emblematiche del gusto minimalista. Nell’arco degli ultimi venti anni ha acquistato quote di maggioranza di aziende famose (Helmut Lang, Jil Sander, Church, Fendi), per poi puntare decisamente sul lusso con gli investimenti in Church’s, Car Shoe, Azzedine Alaïa e Genny.

La Fondazione e l’America’s Cup

Nel 1995 arriva un’altra svolta nella biografia di Miuccia Prada con l’istituzione della Fondazione Prada con l’intento di promuovere mostre ed eventi. Nel 1997 nasce la collaborazione con il mondo della vela e la collaborazione con Luna Rossa che debutta nell’America’s Cup del 2000 in Nuova Zelanda.

I riconoscimenti

Nel 2012 presso il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York la mostra Elsa Schiaparelli e Miuccia Prada. Impossible conversations ha celebrato la stilista italiana insieme a un’altra illustre protagonista dell’alta moda italiana.

L’anno successivo è stata l’ultima non britannica premiata a Londra nei British Fashion Awards 2013. Per lei un premio di nuovissima istituzione, quello dedicato ai nomi più importanti del panorama internazionale, consegnato da Gwyneth Paltrow in un outfit rigorosamente firmato Prada. Nel 2016 ha ricevuto a Hollywood il Glamour Women Of The Year.