Elica: responsabilità come opportunità

Così il Ceo dell’azienda di Fabriano, Giulio Cocci, interpreta la sostenibilità, intesa non solo come attenzione verso l’ambiente, ma anche per le persone e la società

Non solo prodotti e materiali, ma anche processi, persone e clienti. La visione di Elica della responsabilità sociale abbraccia diversi ambiti e non si limita all’ambiente, perché è solo attraverso un’efficace gestione e valorizzazione di tutti gli stakeholder che l’azienda di Fabriano, leader globale nei sistemi di aspirazione in cucina, ottiene una redditività e un valore duraturi. «A questa crescita», dice il numero uno, Giulio Cocci, «si deve affiancare una sempre maggiore consapevolezza del nostro ruolo come azienda leader sotto una prospettiva di impatto sostenibile».

La responsabilità sociale ha dei costi, ma è un’opportunità da non mancare. Cosa state facendo in Elica?
Dal 2017 è iniziato il nostro percorso verso la misurazione delle performance di sostenibilità con la pubblicazione della prima Dichiarazione non finanziaria, che ha generato una presa di coscienza che ci ha permesso di affrontare il tema Esg come una vera e propria opportunità, consentendoci di rafforzare la Governance e i processi produttivi dell’intera filiera. Nel 2021 abbiamo poi migliorato il sistema di valutazione e rendicontazione delle nostre attività di Corporate Social Responsibility , attraverso la creazione di un comitato interno e interfunzionale rappresentativo di tutti gli stakeholder dell’azienda. Trasversalmente, grazie alla costituzione del Board di Sostenibilità, abbiamo definito una vision e un piano di sviluppo sostenibile di medio-lungo termine, che ci permetterà di valorizzare le iniziative già in essere e integrarle in un progetto articolato, che dia una struttura definita al nostro approccio sostenibile e che faccia della sostenibilità ambientale e sociale un fattore competitivo e differenziante, focalizzato su tre aspetti: processi a basso impatto ambientale e sociale, prodotti “green”, attenzione alle persone e alla governance.

Partiamo da quest’ultimo punto, le persone. Quali risultati avete raggiunto?
Il nostro impegno, in termini sociali, si traduce nel benessere e nella crescita, sia personale che professionale, delle risorse. La formazione è considerata una leva fondamentale nello sviluppo dell’intera organizzazione, ed è incentivata attraverso programmi in partnership con il mondo accademico. Un fiore all’occhiello è Elica Aspiration Lab , l’hub di tutte le attività di education and development people dell’azienda. Inoltre, la nostra priorità è un sistema organizzativo inclusivo e meritocratico: la crescita manageriale è garantita equamente a tutti i livelli organizzativi, e la presenza femminile all’interno del top management raggiunge il 50%. Un altro punto di forza è la sicurezza, con un basso indice di infortuni, 1,44 rispetto a un benchmark di settore superiore a tre. Lo scorso anno abbiamo ottenuto la certificazione ISO 45001 (Management System for Health and Safety at Workplace ) per la nostra fabbrica in Messico, arrivando quindi a cinque stabilimenti certificati e con l’obiettivo di raggiungere in breve il 100% di copertura. Tutti questi aspetti ci hanno portato a ricevere per oltre dieci anni consecutivi la certificazione Top Employers , assegnata alle aziende che raggiungono i più alti standard nell’ambito delle condizioni di lavoro offerte ai propri dipendenti.

Quanto investite in formazione?
Gli investimenti in formazione sono in costante aumento anno dopo anno e nel 2022 hanno registrato un incremento del 26% rispetto al periodo pre-pandemico. Qui si inseriscono le iniziative della Fondazione Ermanno Casoli che promuove attività che favoriscono la contaminazione tra arte e impresa con l’obiettivo di innescare processi di innovazione e sviluppare il senso di appartenenza. L’ultima edizione denominata Marshy  ha visto il coinvolgimento dei dipendenti nella creazione di un’opera d’arte realizzata con scarto delle lamiere provenienti dal ciclo produttivo.

Marshy, opera d’arte ambientale sitespecific di Eugenio Tibaldi, costruita riutilizzando gli scarti della produzione aziendale e il coinvolgimento di tutti i dipendenti del gruppo Elica.

Marshy, opera d’arte ambientale sitespecific di Eugenio Tibaldi, costruita riutilizzando gli scarti della produzione aziendale e il coinvolgimento di tutti i dipendenti del gruppo Elica.

Parliamo ora di ambiente: come si concretizza il vostro impegno?
Trattandosi di un’azienda manifatturiera, è davvero imprescindibile per Elica fare attenzione ai fattori ambientali. Il focus è rivolto a una sempre maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 nei processi produttivi, un maggior ricorso a fonti di energia rinnovabile e l’impiego efficiente dei vettori energetici. A tal proposito, abbiamo istituito la funzione dell’Energy Manager, che lo scorso anno ha reso possibile l’identificazione di nuovi progetti di efficientamento energetico, come l’accordo di approvvigionamento di energia elettrica 100% green sia in Italia sia in Polonia.

A proposito di questa intervista

Questa intervista è tratta da  I Campioni della Sostenibilità 2023, terza edizione dello speciale di  Business People  pubblicato sul numero di gennaio-febbraio . Per leggere la versione completa e approfondire altri temi della rivista, puoi scaricare il numero in versione digitale  cliccando qui

Che peso ha l’innovazione?
Con riferimento alla catena del valore, l’intero processo di sviluppo dei prodotti Elica si basa sul principio della minimizzazione dell’impatto ambientale, in linea con i Sustainable Development Goals 12 e 13 dell’Onu, grazie alla produzione di tecnologie a elevata efficienza energetica e importanti investimenti in innovazione che ci caratterizzano da sempre. A tal fine, nella divisione motori, stiamo collaborando con i nostri partner a livello internazionale per offrire soluzioni innovative, efficienti e sostenibili per guidare la transizione energetica del mondo del riscaldamento e della ventilazione. Nel corso del 2022 abbiamo ottenuto la certificazione del Motore 100% idrogeno e oggi abbiamo in programma sia di ampliare l’offerta di prodotti Hydrogen Ready  sia di accelerare nello sviluppo del segmento pompe di calore. In riferimento al piano aspirante NikolaTesla, nostro “flaghsip” della divisione cooking , l’intera linea conta su motori brushless , che assicurano maggiore silenziosità e un risparmio energetico di circa il 70% rispetto ai motori tradizionali, inoltre si caratterizza anche per funzioni che ottimizzano ulteriormente il consumo energetico: Airmatic  regola autonomamente l’aspirazione, attivandola solo quando necessario e spegnendola quando l’aria è tornata pulita. Siamo inoltre molto soddisfatti delle politiche intraprese per ridurre l’impatto a livello di packaging, in particolare il nostro sistema di Packaging Design  che permette il risparmio di materia prima attraverso il riutilizzo di materiale riciclato e l’ottimizzazione della logistica, la semplificazione delle attività di riciclo e del sistema imballaggio, ottenendo un notevole risparmio di energia e conseguentemente anche la riduzione delle emissioni di CO2.

Il piano aspirante NikolaTesla Unplugged: offre diverse funzioni che massimizzano la resa energetica

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Quali altre iniziative stanno dando buoni risultati?
Faccio un esempio concreto, che si cela nei piccoli dettagli: il sistema di lettura QR code progettato internamente per eliminare i fogli informativi a corredo del prodotto. Il risultato è stato un risparmio di emissioni di CO2 pari a circa 44 tonnellate equivalenti, oltre ad aver evitato l’abbattimento di circa 160 alberi. Inoltre, abbiamo introdotto l’obbligo di fornire informazioni agli utenti finali per il corretto smaltimento dei materiali di imballaggio associati al prodotto acquistato. Da un punto di vista interno invece, il contenuto di materia prima proveniente dal riciclo per la fabbricazione dei nostri prodotti si attesta intorno al 70-75% (principalmente acciaio e ferro). Il 93,2% dei rifiuti che produciamo nei nostri processi viene inviato a operazioni di recupero, mentre il restante 6,8% ad operazioni di smaltimento.

Gli obiettivi fissati dall’Europa sono sfidanti, a che punto siamo?
I primi risultati ottenuti del nostro impegno nei confronti della sostenibilità si sono rivelati molto soddisfacenti e ci hanno spronato a focalizzarci e implementare con maggior tenacia i processi a basso impatto ambientale e sociale già in atto, come i progetti di transizione ed efficientamento energetico, un maggior utilizzo di energia da fonti rinnovabili e l’ottenimento di una supply chain totalmente sostenibile. E questo non può che farci guardare al futuro in maniera ottimista. Per supportare l’obiettivo di riduzione emissioni in linea con l’Agenda Europea 2030, lanceremo nel corso di quest’anno un inventario della nostra impronta carbonica al fine di tracciare in maniera strutturata e certificata sia le emissioni dirette, provenienti da asset di nostra proprietà (Scope 1 ), sia quelle indirette (Scope 2 ), per poi arrivare ad un’ulteriore analisi delle emissioni generate dalla catena del valore (Scope 3 ). Il tutto contribuirà a rendere ancora più genuino e solido il nostro impegno nei confronti della sostenibilità e degli obiettivi da raggiungere.

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