Erika Pegoraro nuova a.d. di Wavin Italia

Già responsabile delle Risorse umane della filiale del Gruppo Wavin, la manager assume anche l’incarico di amministratore delegato

Erika-Pegoraro

Erika Pegoraro è il nuovo amministratore delegato di Wavin Italia, filiale italiana del Gruppo Wavin e attiva nello sviluppo di soluzioni per l’industria globale dell’edilizia e delle infrastrutture.

“Sono molto felice e orgogliosa di aver raggiunto questo traguardo e credo che questa mia nomina possa rappresentare un importante passo in avanti per contribuire a ridurre il divario di genere in ambito professionale, come sta avvenendo in tanti settori in cui sempre più donne ricoprono posizioni apicali”, ha sottolineato Pegoraro. “Ci vogliono determinazione, tenacia, sacrificio e qualcuno che creda in noi e che crei la giusta occasione, ma il mio esempio è la diretta testimonianza che anche in un settore prettamente ‘maschile’ come quello dell’industria della plastica, sia possibile per noi donne fare la differenza”.

In contemporanea alla nomina di Erika Pegoraro, che succede a Emilio Rigiroli, si rinnova anche il Consiglio direttivo che vede in primo luogo la conferma di Marco Basilico, direttore vendite dell’azienda. Complice il cambio al vertice, il manager, in Wavin Italia dal 2001, avrà la piena responsabilità dell’area commerciale. Il Consiglio vede inoltre l’ingresso di due nuovi manager: Luca Bevilacqua e Marco Gavagna, rispettivamente nei ruoli di responsabile finanziario e responsabile di stabilimento.

Il profilo di Erika Pegoraro

Erika Pegoraro, 43 anni, rodigina, vanta una lunga carriera in azienda, entrando in Wavin Italia nel 2011 con la qualifica di Hr Specialist, per poi assumere tre anni più tardi la guida delle risorse umane.

In precedenza, la manager matura significative esperienze in primarie società di ricerca e selezione del personale quali Umana. Pur ricoprendo la carica di amministratore delegato, Erika Pegoraro continuerà a mantenere il suo ruolo di responsabile delle Risorse umane di Wavin Italia.

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