Il made in Italy che illumina l’Oriente

La crescita nei mercati dell’Est, l’innovazione sperimentale, le sinergie del Consorzio Luce in Veneto. Andrea Voltolina parla degli obiettivi dell’omonima azienda veneziana, marchio storico dei lampadari di lusso

Crescita a due cifre in Italia e all’estero, innovazione a 360 gradi nell’ambito del Murano Lab 1291, sempre più compattezza di visioni e di strategie nel Consorzio Luce in Veneto. Sono gli obiettivi principali che si è prefissato, per i prossimi mesi, Andrea Voltolina, amministratore unico dell’omonimo brand veneziano, che opera da anni nel comparto dell’illuminazione di lusso. Con 6,7 milioni di fatturato registrato nel 2011, il marchio mira sempre di più a rafforzarsi al di fuori del Belpaese, essendo già attivo in 60 Paesi che incidono per il 55-60% sul giro d’affari dell’azienda.

Su quali progetti puntate per incrementare la vostra quota di mercato all’estero?Questa primavera sarà inaugurato un corner di 40-50 mq presso il centro commerciale Emirates Mall di Dubai, dove esporremo lampadari in cristallo e Murano veneziani di alto livello qualitativo. Stiamo proseguendo, inoltre, con un piccolo progetto in Cina, che auspichiamo possa svilupparsi con buoni fatturati.

E in Europa?Se fuori dal Vecchio continente lavoriamo molto bene soprattutto con gli Emirati, in particolare con il sultanato dell’Oman, a livello europeo Polonia, Ucraina e Russia sono i mercati che ci danno maggiori soddisfazioni.

Voltolina opera in un settore tradizionalmente “classico”. Ma quanto è importante la ricerca?Siamo sempre molto attenti alla sperimentazione. A tal fine, due anni e mezzo fa, abbiamo creato Murano Lab 1291, che nel 2011 ha registrato 702 mila euro di fatturato, con una crescita del 36% sul 2010. In questo atelier il team di maestri muranesi è affiancato da designer come Alessandro Lenarda e il danese Brian Rasmussen per realizzare articoli in vetro soffiati a mano e su misura del cliente. È poi in continuo sviluppo il Sistema Leonardo, per un rapido assemblaggio dei lampadari a braccia.

A livello di Consorzio Luce in Veneto, di cui lei è presidente, quali attività, invece, state portando avanti?Insieme a un gruppo di mobilieri soci, a inizio maggio apriremo un negozio contract di 500 mq in una zona industriale dell’Emirato di Dubai. Partecipare al consorzio consente di ridurre costi di struttura, altrimenti difficili da sostenere singolarmente, e permette di avere visibilità, anche nel caso di piccole aziende, sfruttando la sinergia di azioni di comarketing nei confronti del consumatore finale.

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