Ingegneria: quanti sono i laureati in Italia e nel mondo? Focus sulle varie facoltà di ingegneria

Young woman architect explaining blueprint to supervisor wearing safety vest at construction site. Mid adult contractor holding blueprint and understanding manager vision at construction site. Smiling engineer with hardhat on head talking to contractor while standing in building in construction process.

Quando si parla di laurea e facoltà preferite tra i giovani, l’Ingegneria continua a posizionarsi tra i corsi maggiormente scelti dagli studenti, almeno in Italia.

Il numero di laureati in ingegneria, tra biennio e triennale, supera le 50mila unità, quasi il 15% di tutti gli iscritti che hanno conseguito un titolo di laurea, secondo quanto riportato su Teknoring.
Le ragioni sono diverse e spesso legate ai differenti sbocchi professionali offerti dagli indirizzi di questo corso di studi. Le specializzazioni, infatti, sono numerose e ognuna apre innumerevoli opportunità di inserimento nel mercato del lavoro.

Stando a quanto riportato dalla fonte appena menzionata, le preferenze degli studenti sono principalmente orientate verso il comparto industriale e dell’informazione, mentre risultano in calo, contrariamente alle tendenze del periodo, i titoli conseguiti in ingegneria civile e ambientale.

Ma quali sono, del dettaglio, tutti gli indirizzi di ingegneria, tra cui è possibile scegliere per conseguire questo titolo?

Ingegneria gestionale

Studiare ingegneria gestionale presso un’università telematica o tradizionale vuol dire acquisire competenze specifiche nella pianificazione della produzione industriale volta a ottimizzare i processi produttivi e innovazioni di prodotti e servizi. È quindi un ramo dell’ingegneria focalizzato sui processi industriali, dove è possibile apprendere strategia d’impresa, contabilità, marketing, automazione, ma anche logistica.

Di solito chi consegue questo titolo può ricoprire il ruolo di manager in aziende private o pubbliche, ma anche in istituti finanziari.

Ingegneria civile

Le discipline che fanno capo a ingegneria civile sono molto antiche e fanno riferimento al settore dell’edilizia. L’ingegnere civile, infatti, è colui che si occupa della progettazione di edifici e infrastrutture civili, non militari, come edifici privati, urbanistica, opere idrauliche e geotecnica.

Ingegneria aerospaziale

Il ramo aerospaziale dell’ingegneria è certamente uno dei più prestigiosi, perché fornisce le conoscenze per operare nel settore della progettazione di macchine volanti destinate all’aeronautica o allo spazio.

Un mix, quindi, tra studio dei materiali e informatica che mette i laureati in questa materia nelle condizioni di definire strutture, macchinari, impianti e reazioni di bordo di macchine aerospaziali.

Questa facoltà, si divide a sua volta in ingegneria aeronautica, per la progettazione di aeromobili, e ingegneria spaziale, per i veicoli destinati al volo nello spazio. Tra le varie materie approfondite nel primo indirizzo c’è anche lo studio delle norme nazionali e internazionali sull’aviazione.

Ingegneria industriale

Il settore industriale dell’ingegneria segue la trasformazione delle materie prime in prodotti finiti, attraverso sistemi integrati e automatizzati di gestione di materiali ed energia. Fanno capo a questa tipologia di indirizzo l’ingegneria meccanica, l’ingegneria aerospaziale e l’ingegneria chimica.

Ingegneria chimica

L’ingegnere chimico si occupa di progettare i sistemi industriali finalizzati alla realizzazione di prodotti chimici e farmaceutici. Deve quindi conoscere nel dettaglio le materie prime ma anche organizzare e programmare il sistema produttivo che si occuperà di questo tipo di produzione.

Sono, però, ancora tante le facoltà di ingegneria non ancora menzionate che riguardano specifici campi della progettazione, dall’informazione all’informatica, dagli ambienti alla medicina: ognuna richiede che lo studente sia in grado di progettare in maniera efficiente sistemi e strutture finalizzate all’espletamento delle attività nei diversi settori produttivi, industriali e terziari.

© Riproduzione riservata