Cdo al Meeting di Rimini: il lavoro al centro del cambiamento

Dal dialogo tra profit e non profit alle sfide dell’intelligenza artificiale, passando per educazione e integrazione: la visione di Cdo per costruire il futuro

Cdo al Meeting di Rimini 2025: il lavoro al centro del cambiamento© Meeting Rimini

La Compagnia delle Opere (Cdo) torna protagonista al Meeting di Rimini, che prende il via oggi, 22 agosto, e proseguirà fino al 27. Il titolo dell’edizione 2025, Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi, riflette pienamente il contributo di Cdo e delle sue articolazioni – Cdo Opere Educative, Cdo Opere Sociali e le realtà locali – che saranno presenti con La Piazza delle Opere: uno spazio dinamico di confronto tra esperienze imprenditoriali, educative e sociali, sia profit che non-profit.

In questa cornice si colloca l’Arena Cdo, che ospiterà oltre 30 incontri pubblici con ospiti nazionali e internazionali: imprenditori, educatori, dirigenti, innovatori, tutti chiamati a raccontare esperienze concrete e idee capaci di interpretare le sfide del presente e costruire visioni per il futuro.

Il lavoro al centro della proposta culturale di Cdo

Il lavoro è il filo rosso che attraversa l’intera partecipazione di Cdo. A cominciare dall’incontro Ogni uomo al suo lavoro, che pone al centro domande profonde: per chi lavoriamo? con chi? e come? Per Cdo, lavorare deve tornare a essere un’esperienza positiva e generativa, dove l’imprenditore favorisce la crescita dei talenti e la persona è protagonista del cambiamento.

Il rapporto tra vita lavorativa e vita privata sarà un altro tema centrale: l’obiettivo non è più cercare un equilibrio forzato, ma una “armonizzazione” autentica, capace di dare senso all’esperienza personale e professionale. Soluzioni come lo smart working o la settimana corta sono viste come strumenti per costruire ambienti più umani e soddisfacenti.

Una mostra per raccontare il “Buon Lavoro”

Accanto agli incontri, Cdo propone una mostra intitolata Ogni uomo al suo lavoro, ispirata al brano di T. S. Eliot da cui l’intero Meeting trae il titolo. La mostra è il naturale sviluppo del Manifesto del Buon Lavoro, presentato nei mesi scorsi al Senato, e si compone di brevi contributi video: testimonianze di imprenditori, lavoratori, professionisti italiani e stranieri che, con linguaggi e vissuti diversi, raccontano il significato del proprio impegno quotidiano. Un vero e proprio mosaico di esperienze che aiuta a riflettere sul senso profondo del lavoro oggi.

Educazione, giovani e intelligenza artificiale

Un altro pilastro della proposta Cdo è l’educazione. All’interno dell’Arena si terranno diversi momenti dedicati al mondo giovanile e al ruolo della scuola nel preparare i ragazzi al futuro. Al centro, la necessità di costruire sinergie tra scuola, famiglia e altre agenzie educative, valorizzando competenze e contenuti utili a formare persone nella loro interezza.

Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto con l’intelligenza artificiale. In un tempo dominato da automazione e algoritmi, riscoprire il valore del pensiero umano diventa fondamentale per affrontare in modo responsabile i cambiamenti in atto.

Profit e non profit: nuove alleanze per lo sviluppo

Uno dei tratti distintivi dell’identità Cdo è la capacità di creare dialogo tra mondo profit e non profit. Proprio a questo sarà dedicato l’incontro Partenariato profit – non profit: nuove frontiere di uno sviluppo sostenibile, che intende mostrare come la collaborazione tra questi due mondi possa generare modelli virtuosi di cooperazione e soluzioni innovative ai bisogni sociali più complessi.

Immigrazione, formazione e lavoro per la coesione sociale

Altro appuntamento di rilievo sarà Dall’accoglienza al lavoro: le nuove frontiere dell’integrazione” in cui verrà affrontato il tema dell’immigrazione a partire da una convinzione precisa: solo formazione e lavoro generano vera inclusione. Cdo sottolinea che oggi non bastano più le buone intenzioni: servono competenze reali e reti sociali funzionanti, capaci di offrire opportunità concrete.

Un cantiere aperto per il futuro

“Questo è il compito: costruire con mattoni nuovi”, ha dichiarato Andrea Dellabianca, presidente nazionale di Cdo, parlando della mostra e dell’intera presenza al Meeting. “Siamo partner della Fondazione Meeting di Rimini e ci riconosciamo nella sua storia. Il Meeting rappresenta un’occasione di dialogo e laboratorio di idee dove anche le imprese possono trovare interlocutori adeguati per crescere”.

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