Turismo veloce 800, turista non per caso

Da Mv Agusta una due ruote che coniuga i plus storici della casa di Schiranna con la capacità di macinare chilometri

Se sei a bordo di una Mv Agusta, avere gli occhi di tutti addosso è facile. Sgranare sei marce con il cambio elettronico e sentire il motore che ti scaraventa in avanti? Ancora più facile. Sentirla leggera e svelta tra le curve mentre ti godi la tenuta di strada e la precisione dell’anteriore? Più che facile: naturale. E viaggiare invece? Un mezzo incubo. Almeno fino ad oggi. È arrivata sul mercato infatti la Mv Agusta Turismo Veloce 800, da giugno anche nella versione Lusso. Una Mv finalmente in grado di coniugare le doti che tutti riconoscono alle moto di Schiranna alla capacità di macinare chilometri.

Turismo veloce 800

Fascino italiano, design da museo, prestazioni e doti dinamiche si uniscono finalmente al comfort di marcia, alla capacità di carico e alla tecnologia di bordo. Non è la classica sport tourer. La Turismo Veloce non vuole affrontare moto come la Ducati Multistrada o la Bmw S 1000 XR, vuole giocare una partita diversa. A dimostrarlo – prima ancora che le dimensioni – ci sono i cavalli a disposizione: meno, molti meno a confronto delle moto citate. Meno sì, ma non pochi e comunque ben distribuiti lungo tutto l’arco dei regimi del motore. Il tre cilindri da 800 cc è, infatti, capace di “soli” 110 cv ma ha una schiena che già da i 3 mila giri tira fuori dalle curve con decisione e grande regolarità. La risposta al gas è precisa e modulabile, e il pilota può scegliere tra tre mappature: Sport, Touring (90 cv) e Rain (80 cv) oppure impostarsene una secondo i suoi gusti. La coppia in basso, ovviamente, si paga con un allungo un po’ smorzato, ma su questa tipologia di moto è pressoché irrilevante. Al contrario, la godibilità nella guida sul misto è totale e in autostrada si apprezzano le vibrazioni contenute. Che sia una moto per viaggiare e non per le prestazioni pure ha grandi vantaggi anche sulle spese di gestione e, infatti, gli intervalli imposti per la manutenzione che passano dai 6 mila km ai più ragionevoli 15 mila.

A PRESTAZIONI E FASCINO

SI UNISCONO COMFORT,

CAPACITA’ DI CARICO

E TECNOLOGIA

Comfort però non vuol dire poco divertimento. La Turismo Veloce ha dimensioni contenute che la allontanano dalle moto da viaggio un po’ pachidermiche che tutti conosciamo. La posizione in sella è studiata correttamente e accoglie dignitosamente pilota e passeggero. Una coda disegnata ad hoc permette di alloggiare le borse con ingombri laterali contenuti. Grazie al cupolino regolabile (con una sola mano) e alle filanti carene la protezione aerodinamica è buona e consente di tenere velocità di crociera sostenute senza stancarsi. Questa MV è affidabile in autostrada come nel misto guidato, ma anche nel traffico non fa penare. I fianchi stretti, l’ottimo angolo di sterzo, una frizione davvero morbida e il peso contenuto ne fanno una moto agile e scattante, capace anche di districarsi senza impegno nel tragitto casa-lavoro. Unico difetto è forse l’altezza da terra che potrà impacciare i piloti meno alti o i principianti.

IL PILOTA PUO’ SCEGLIERE

TRA TRE MAPPATURE,

O IMPOSTARNE UNA

SECONDO I SUOI GUSTI

Divertente ed essenziale nel look, la Turismo Veloce non è però una moto abbordabile per tutti. Il prezzo supera i 16 mila euro e nella versione Lusso si va oltre (di poco) i 18 mila. In cambio però si ha una delle tourer più equilibrate sul mercato e la tecnologia a disposizione è di prima categoria. Si va dalle cose più normali (anche se chi ha qualche capello grigio sa bene che normali non sono) come l’Abs, il controllo di trazione (migliorabile), le diverse mappature (Sport, Tourer e Rain più una personalizzabile), i gruppi ottici a Led e un cruscotto che dire completo è riduttivo; alle soluzioni più sfiziose come le sospensioni attive e il Gps integrato che fornirà numerosi dati scaricabili e condivisibili sui social tramite un’app (per la versione Lusso).

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